(Teleborsa) – In riferimento ai contratti di telefonia “l’utente può in ogni momento cambiare operatore, migrando a diversa compagnia telefonica, anche prima della scadenza dell’eventuale offerta sottoscritta, in quest’ultimo caso potrà sostenere dei costi per il passaggio al nuovo
operatore. Quando si cambia operatore l’utente comunica la sua volontà alla nuova società, comunicandogli il codice di migrazione”.
Lo ricorda Codacons Lombardia, citando quanto stabilito da Agcom e Corte di Cassazione. “Nel caso di recesso dal contratto – continua la nota del Codacons – il precedente operatore può addebitare dei costi di dismissione o migrazione della linea che però non possono eccedere il canone mensile mediamente pagato dall’utente”.
“Attenzione alle bollette che ricevete perché molto spesso le compagnie telefoniche gonfiano i costi nel caso di disattivazione della linea e di migrazione a diverso operatore” afferma il presidente nazionale del Codacons Marco Donzelli.
“Molti consumatori – spiega – ci segnalano di aver spesso ricevuto alcune fatture dal vecchio operatore anche dopo aver concluso ogni rapporto con la precedente società di telefonia, e nel caso di addebito in conto corrente i soldi gli vengono immediatamente addebitati costringendo l’utente a doversi rivolgere a qualcuno per ottenerne il rimborso”.