(Teleborsa) – S&P Global Ratings prevede che, in USA ed EMEA, i declassamenti dei falling angels, cioè delle società con rating di “BBB” di grado speculativo, torneranno a crescere nel 2022, attestandosi a 87 miliardi di dollari, su livelli consueti, dopo aver toccato il punto di minimo degli ultimi 10 anni nel corso del 2021, in fase di ripresa post pandemia, ed a seguito dell‘esplosione registrata nel 2020.
E’ quanto emerge dal report “BBB Pulse Quarterly: Key Themes Shaping 2022″di S&P, la quale spiega che, nel 2021, le società classificate nella categoria “BBB” hanno sostanzialmente proseguito il processo di ricostruzione della qualità del credito dopo lo choc subito nel corso del 2020.
Fra i settori che subiscono maggiormente l’impatto della pandemia quelli del turismo e del tempo libero, poiché la rapida diffusione della variante Omicron ha rallentato la domanda, pesando sulla ripresa del settore e soprattutto di Boeing, il più grande possibile fallen angel.
“Con l’aumento del volume degli affari, le fusioni e acquisizioni rimangono un jolly” per il rifinanziamento di società a rating BBB, sottolinea l’analista Evan Gunter, indicando che contemporaneamente gli aumenti dei tassi di interesse potrebbero rendere meno attraente il finanziamento con emissione di debito.
“Solo alcuni degli angeli caduti del 2020 sono tornati ad un livello di investment grade, ma il numero potrebbe aumentare nel 2022”, ha aggiunto Gunter indicando fra le potenziali stelle nascenti (rising stars), cioè emittenti con rating “BB+” ed outlook positivo o in CreditWatch, società della new economy come Tesla e della old economy come Ford e Kraft Heinz.