(Teleborsa) – , società tedesca che fornisce apparecchiature all’industria energetica, ha avvertito che accuserà nel 2022 una perdita più ampia del previsto, dopo aver accusato l’impatto di oneri pari a circa 200 milioni di euro per la ristrutturazione delle sue attività in Russia.
La società, che effettua la manutenzione delle turbine della stazione Nord Stream 1 di Portovaya, ha affermato che la sua perdita netta supererà la perdita di 560 milioni di euro accusata nel 2021 in misura pari all’onere di natura straordinaria. In precedenza, la società attendeva un rosso uguale a quello accusato nel 2021.
Il gruppo, all’inizio di quest’anno, aveva dichiarato che avrebbe interrotto tutte le nuove attività in Russia sulla scia dell’invasione dell’Ucraina posto che le vendite nell’area rappresentano solo una piccola parte delle vendite complessive.
Siemens Energy ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta di 533 milioni di euro superiore all’anno precedente. I ricavi si sono attesati a 7,3 miliardi di euro, in calo del 4,7% su base comparabile, mentre il gruppo ha riportato un EBITA adjusted positivo di 212 milioni di euro. A pesare sui risultasti ha contribuito la controllata Siemens Gamesa, su cui ha lanciato un’offerta a maggio scorso per il riacquisto delle minorities.