(Teleborsa) – Finito l’effetto del lockdown, nell’ultimo anno sono aumentati i reati anche se restano sotto il livello pre-pandemia. I reati registrati nel periodo tra il primo agosto 2021 e il 31 luglio 2022 sono stati 2.116.479, in aumento rispetto ai 12 mesi precedenti quando sono stati 1.875.038, ma meno dei 2.338.073 del periodo 1 agosto 2018-31 luglio 2019. Nell’ultimo anno si contano 319 omicidi (36 attribuibili alla criminalità organizzata), 24.644 rapine, 900mila furti. Arrestate 149.608 persone, 632.647 denunciate. È quanto emerge dal dossier del Viminale pubblicato in occasione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica del 15 agosto.Uccisa una donna ogni 3 giorni – In un anno, tra il primo agosto 2021 e il 31 luglio 2022, sono state uccise 125 donne, in aumento rispetto alle 108 dei 12 mesi precedenti, in media più di una ogni 3 giorni. Il dossier annuale del Viminale, che evidenzia come 108 di questi omicidi siano stati compiuti in ambito familiare o affettivo, e in particolare 68 da un partner o ex. Sono donne il 39,2% del totale delle vittime di omicidio volontario. L’incremento è proporzionale all’aumento complessivo: 319 omicidi nell’ultimo anno, contro i 276 nei 12 mesi precedenti.
Stalking – Sono diminuite negli ultimi 12 mesi le denunce per stalking, 15.817, a fronte di 18.653 nel periodo precedente. Contemporaneamente sono aumentati gli ammonimenti del questore, 3.100 contro 2.565, di cui oltre la metà per violenza domestica.
Crescono gli attacchi informatici – Nell’ultimo anno c’è stato un forte aumento degli attacchi informatici denunciati o intercettati. Secondo i dati del Viminale, dal primo agosto 2021 al 31 luglio 2022 sono stati 8.814 gli attacchi rilevati, nei 12 mesi precedenti erano stati 4.938, con un incremento quindi di quasi l’80%. Sono 114.939 gli alert diramati a scopo di prevenzione. In 12 mesi sono stati oscurati 258 contenuti web per prevenire l’eversione internazionale o l’estremismo religioso e politico, 67.167 i contenuti web monitorati. Sono state effettuate 1.386 perquisizioni, 150 le persone arrestate, 1.212 quelle denunciate, 2.595 i siti nella black list.
Migranti: sbarchi in aumento (+40%) – Dal primo gennaio all’11 agosto sono state arrestate 137 persone individuate come scafisti, in aumento del 41,24% rispetto alle 97 dello stesso periodo dello scorso anno. Da inizio anno sono sbarcate 45.664 persone (+40,36% rispetto alle 32.533 dello stesso periodo del 2021), 6.070 sono minori non accompagnati. Gli sbarchi a seguito di eventi Sar (ricerca e soccorso) sono 21.347, erano stati 8.602 nello stesso periodo dello scorso anno; 7.270 sono stati soccorsi da Ong (5.050 l’anno scorso). Al 10 agosto risultano 95.184 persone nel circuito di accoglienza, 682 in hotspot. Nell’ultimo anno, dal primo agosto 2021 al 31 luglio 2022, sono state presentate 129.623 richieste di cittadinanza, il 45,15% in più rispetto alle 89.304 dello stesso periodo dell’anno scorso. Nello stesso lasso di tempo sono state esaminate 175.912 domande, nel 76,18% dei casi sono state concesse: rispetto all’anno prima aumenta il numero delle concessioni 134.016 contro 70.014, e anche la percentuale di quelle ammesse su quelle respinte. Negli ultimi 12 mesi sono stati rilasciati 1.735.128 permessi di soggiorno, di cui 459.632 per lavoro subordinato e 644.651 per ricongiungimenti. Nello stesso periodo dello scorso anno in totale erano stati 1.478.994
Ucraina: 150mila richieste di protezione – Secondo i dati aggiornati al 31 luglio, sono stati rilasciati 149.321 permessi di protezione temporanea a cittadini in fuga dalla guerra in Ucraina. Il dossier del Viminale, evidenzia anche un boom delle richieste di asilo di cittadini ucraini, 2.653 negli ultimi 12 mesi, a fronte di poche centinaia lo scorso anno. A oltre mille persone è stata riconosciuta la protezione internazionale. Sono 14.354 i cittadini ucraini nel circuito di accoglienza, di questi 12.919 nei centri di accoglienza e 1.435 in ambito Sai (Sistema di accoglienza e integrazione).
Attività dei vigili del fuoco – Quasi 847mila interventi, oltre 2.300 al giorno: sono i numeri di un anno di attività dei Vigili del fuoco, nel dossier del Viminale. Tra il primo agosto 2021 e il 31 luglio 2022 sono stati effettuati 292.962 interventi per incendi o esplosioni, in aumento del 36% rispetto all’anno prima, 132.256 per incendi di boschi o sterpaglie, anche questi in aumento del 27%, 32.211 per danni idrici o idrogeologici (-8%).
Minacce a 300 amministratori locali – Nei primi sei mesi dell’anno ci sono state minacce nei confronti di 300 amministratori locali, di cui 153 sindaci. Il dato è in calo rispetto a quello dello scorso anno, quando gli amministratori sotto tiro erano stati 369. Nella metà dei casi matrice è ignota, in 36 è legata a tensioni sociali, in 25 le minacce venivano da criminali comuni. Al primo posto vi è la Lombardia (42 casi), seguita da Campania (40) e Calabria (33). Nello stesso periodo ci sono stati 64 episodi intimidatori nei confronti di giornalisti, di cui 55 tramite web. In questo caso il calo rispetto all’anno precedente quando erano stati 110 è più elevato, in 8 casi si tratta di intimidazioni da parte della criminalità organizzata.
Mafie: sequestrati 2,4 miliardi, 48 latitanti arrestati – Quasi 2,4 miliardi sono stati sequestrati alla criminalità organizzata negli ultimi 12 mesi. Tra il primo agosto 2021 e il 31 luglio di quest’anno 7.752 beni sequestrati. Il valore è superiore ai sequestri effettuati lo scorso anno (1,96 miliardi). Nello stesso lasso di tempo sono stati restituiti alla comunità 2.741 beni, di cui 2.233 immobili e 229 aziende. Sono stati arrestati 48 latitanti, 82 le operazioni di polizia giudiziaria nei confronti delle mafie. Al primo agosto risultano 59 gestioni commissariali di enti locali per infiltrazioni della criminalità organizzata, 15 scioglimenti e 10 proroghe.
Terrorismo: 61 espulsioni, 146 foreign fighter – Negli ultimi 12 mesi sono stati espulse per motivi di sicurezza dello Stato 61 persone, 24 sono stati gli estremisti arrestati da Polizia, Carabinieri Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria. Il dato è riportato nel dossier annuale del Viminale, diffuso in occasione del Comitato per l’ordine e la sicurezza. Sono 146 i foreign fighter inseriti nella lista del Comitato di Analisi strategica e antiterrorismo (Casa) e monitorati.