(Teleborsa) – Il mondo dei trasporti incide in modo significativo sulla sostenibilità delle città. Allo stato attuale la quota modale del trasporto via treno è del 6%, con un tasso di inquinamento del solo 0.1%. È quanto è emerso – come riporta FS News, il portale di informazione del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane – dall’incontro “Roma Riparte. Rigenerazione, Sostenibilità e Semplificazione” organizzato all’Auditorium Parco della Musica. Al centro dell’evento – a cui ha preso parte, tra gli altri, anche Ferrovie dello Stato, tra i principali player di riferimento in tema di riassetto e sviluppo del tessuto urbano, sociale ed economico di città e territori – le politiche urbanistiche per lo sviluppo della Capitale.
“A Roma non ci sono tre metropolitane, ma undici, se consideriamo il servizio effettuato dai treni regionali – ha sottolineato Fabrizio Favara, chief strategy officer di FS italiane –. A Roma Tiburtina, ad esempio, abbiamo un milione di metri quadri tagliati da uno scalo ferroviario, a Milano, sulla stessa superficie, ce ne sono sette. È fondamentale il respiro strategico nell’operare una ricucitura della città”.
“Gli scali ferroviari sono ampi spazi pubblici collegati con il ferro, già dentro città. Dobbiamo senza indugi – ha affermato l‘assessore all’Urbanistica del Comune di Roma Maurizio Veloccia – procedere a lavorare con FS. Entro l’anno sarà pronto il piano di assetto della Tiburtina che con l’ex Sdo di Pietralata rappresenta un luogo strategico della città dove c’è già Istat, La Sapienza e in futuro il Tecnopolo”.
Importanti – evidenzia FS News – saranno gli sforzi per far sì che la quota modale del ferro aumenti, soprattutto in un quadro in cui gli spostamenti stanno progressivamente tornando ai livelli di pre-pandemia, con Roma, in particolare, che ne vede ogni giorno sei milioni: il 45% circa in automobile e il 15% in scooter, soffrendo ancora in quella parte che riguarda il trasporto pubblico locale (TPL). Nella Capitale l’impegno più importante di FS rimane la chiusura dell’anello ferroviario. “Ci sono criticità e lavoriamo notte e giorno con gli uffici – ha Favara –. Adesso apriamo Vigna Clara con 10 treni al giorno, ma quando ci sarà il doppio binario ne passeranno dieci l’ora. L’apertura di Vigna Clara significa che stiamo portando quel quadrante della città a Valle Aurelia e a Ostia Lido, nel percorso di connessione che immaginiamo subito dopo viene Tor di Quinto. Poi ci sono le stazioni da riqualificare, con l’accezione di ricucire e migliorare l’accessibilità della città”.