(Teleborsa) – Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi la Riforma della Giustizia – Csm ed ordinamento giudiziario – che il Presidente del Consiglio Mario Draghi illustrerà in conferenza stampa con il Ministro Daniele Franco e la Guardasigilli Marta Cartabia.
La riunione era iniziata stamattina con un certo ritardo su richiesta dei partiti, che avevano chiesto di avere più tempo per esaminare il testo, e con Forza Italia che premeva per un rinvio. Ma il Premier ha voluto dare una netta accelerazione alla riforma firmata dalla Ministra Cartabia, che lascia insoddisfatte le forze politiche, soprattutto Lega e M5S.
Fra le novità principali della riforma lo stop alle cosiddette “porte girevoli” fra politica e magistratura: significa che che i magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari che hanno svolto incarichi apicali nei Ministeri o incarichi di governo non elettivi in qualità di capi di gabinetto e segretari generali non potranno svolgere funzioni giurisdizionali per un periodo di tre anni dal termine di questa esperienza nella politica. Stesso discorso per i magistrati che si sono candidati ad incarichi in politica, anche se on sono stati eletti.
Possibile per i magistrati assumere altri incarichi fuori ruolo, presso altre amministrazioni, e funzioni non giurisdizionali presso le sezioni consultive del Consiglio di Stato, le sezioni di controllo della Corte dei Conti e l’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione.
Fra le altre novità la pubblicità degli atti sul sito intranet del Csm e nel rispetto dei dati sensibili, trasparenza e ridefinizione temporale delle pratiche in base “all’ordine di vacanza” e salvo deroghe per gravi e giustificati motivi.