(Teleborsa) – Semaforo verde del Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, al decreto Milleproroghe. E proprio con il Milleproroghe, secondo quanto si apprende, dovrebbe arrivare la proroga di un anno della possibilità di ricevere le ricette mediche via mail o sms. La misura, introdotta con ordinanza della protezione civile durante l’emergenza Covid era in scadenza a fine anno.
“Siamo soddisfatti che il Governo abbia colto la nostra sollecitazione, prorogando di un anno la possibilità di ricevere le ricette mediche via mail o sms, inserendo la norma nel decreto Milleproroghe”. Così in una nota Pina Onotri, segretario generale del Sindacato medici italiani (Smi), commenta il rinnovo, per un anno, della dematerializzazione delle prescrizioni, inserito nel Milleproroghe oggi all’esame del Consiglio dei ministri.
“Attendiamo, adesso – aggiunge – ulteriori misure per liberare i medici convenzionati del Servizio sanitario nazionale da gravosi
carichi burocratici, a partire dalla possibilità di ridurre drasticamente le file di attesa negli studi dei medici attraverso un’autocertificazione dei lavoratori dei primi 3 giorni di malattia, soprattutto per quelle patologie non obiettivabili”.
“Grazie alle pressioni dei medici e alle interrogazioni del Partito democratico il governo è tornato indietro e ha prorogato l’utilizzo della ricetta dematerializzata almeno per un anno”. Lo ha evidenziato in una nota il deputato del Pd Gianni Girelli, che nei giorni scorsi aveva presentato un’interrogazione a risposta in Commissione proprio sul tema della proroga.
Non entra invece nel decreto legge milleproroghe approvato dal Consiglio dei Ministri, la misura, che pure era inserita nella bozza del provvedimento, che avrebbe consentito di utilizzare fino al 31 dicembre 2023 le risorse assegnate per il 2022 sull’acquisto di colonnine per la ricarica elettrica delle auto da parte di utenti domestici. Si trattava di un contributo fino a un massimo di 1.500 euro per le persone fisiche e di 8.000 euro in caso di posa della colonnina sulla parti comuni di edifici condominiali. L’intervento, a quanto si apprende da fonti ministeriale, sarà probabilmente inserito in un Dpcm di prossima emanazione.
Fuori dal decreto anche le maggiori risorse per 5 milioni di euro da destinare degli incentivi per l’acquisto di motorini e moto elettriche. La cifra sarebbe stata attinta dai fondi previsti per il bonus sull’acquisto di nuovi ciclomotori di classe inferiore a euro 5. Ma sulla misura non ci sarebbe stato l’accordo di tuti i Ministri.