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Recovery, UE intende emettere bond per altri 50 miliardi in seconda metà 2022

(Teleborsa) – La Commissione europea intende emettere 50 miliardi di euro di EU-Bond per finanziare il programma NextGenerationEU tra luglio e dicembre 2022, da integrare con finanziamenti a breve termine (EU-Bills). I fondi andranno a sostenere la ripresa economica degli Stati membri in seguito alla pandemia nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza. “Sulla base della nostra buona performance come emittente su larga scala fino ad oggi, nella seconda metà dell’anno continueremo a sostenere la ripresa, finanziare le transizioni verde e digitale e la resilienza a lungo termine dell’Europa”, ha commentato Johannes Hahn, Commissario europeo per la programmazione finanziaria ed il bilancio.

Da giugno 2021, quando la Commissione ha debuttato sul mercato con NextGenerationEU, le emissioni ammontano a 118,5 miliardi di euro tramite EU-Bond a lungo termine, di cui 28 miliardi di euro tramite l’emissione di green bond NextGenerationEU. Nella prima metà del 2022, la Commissione ha finora emesso 47,5 miliardi di euro di obbligazioni dell’UE, rispetto al suo obiettivo di finanziamento di 50 miliardi di euro. Un’ulteriore asta obbligazionaria è prevista per il 27 giugno 2022. La Commissione annuncerà i suoi piani di emissione per la prima metà del 2023 alla fine dell’anno.

Oltre ai finanziamenti per NextGenerationEU, la Commissione può anche essere chiamata a concedere fino a 9 miliardi di euro per prestiti a sostegno dell’Ucraina nell’ambito di un nuovo programma eccezionale di assistenza macrofinanziaria (AMF) e fino a 6,6 miliardi di euro per prestiti nell’ambito del programma SURE, fermo restando che alle richieste degli Stati membri e al completamento delle procedure pertinenti.

L’attuale piano di finanziamento si basa sulle ultime previsioni per le prossime esigenze di pagamento di NextGenerationEU, che a loro volta dipendono dal completamento delle tappe fondamentali e degli obiettivi nei piani nazionali per la ripresa e la resilienza degli Stati membri. “Di conseguenza, i tempi e i volumi precisi possono variare – viene sottolineato – Tuttavia, la Commissione europea è fiduciosa che gli importi comunicati in questo piano di finanziamento dovrebbero rimanere stabili”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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