(Teleborsa) – “Vogliamo creare lavoro, disinquinare, sbloccare cantieri e investire in trasporto su ferro e via mare, ma anche lasciare ai nostri figli un’opera che renderà l’Italia un Paese leader al mondo come il Ponte sullo Stretto, l’opera più avveniristica ed ecologica della storia. Opera Green perché, secondo diversi studi tecnici, grazie al Ponte si taglierebbero oltre 100.000 tonnellate di emissioni di anidride carbonica annue, oltre al notevole beneficio per le acque del canale di Sicilia”.
Lo dice il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Matteo Salvini dopo l’intervento di Legambiente che in una nota ha espresso la propria posizione “Il Paese non ha bisogno di opere faraoniche e di cattedrali nel deserto come il Ponte sullo Stretto di Messina, ma di interventi concreti a partire da una massiccia cura del ferro e dal potenziamento del trasporto via nave”.
Intanto, sulla questione interviene anche Paolo Uggé, presidente di Conftrasporto-Confcommercio: “Basta con la retorica del ‘no’: il Governo ha ottenuto il consenso degli italiani per rilanciare le imprese e l’economia del Paese”, dice ulteriormente sollecitato dalle dichiarazioni rese oggi da Legambiente sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
“L’Italia deve recuperare il ruolo piattaforma europea del Mediterraneo – prosegue Uggé – Il Ponte sullo Stretto è lo strumento per il raggiungimento di questo obiettivo”.