(Teleborsa) – Al 28 settembre le lettere di conformità (o compliance) inviate dall’Agenzia delle entrate ai contribuenti hanno permesso di riscuotere oltre 2,13 miliardi di euro, su un obiettivo fissato a fine anno a 2,45 miliardi. È quanto rileva il Servizio Studi di Camera e Senato nel dossier sull’attuazione del Pnrr che, tra gli interventi 2022, comprende anche l’incremento delle comunicazioni inviate ai contribuenti per regolarizzare eventuali anomalie fiscali. Lo stato di avanzamento è quindi pari all’87%.
“Al momento, nonostante le propagazioni economiche negative derivanti dall’emergenza bellica, – si legge nel report – non si rilevano criticità”.
Entro dicembre 2022 dovranno essere conseguiti tre obiettivi, per quanto riguarda il settore fiscale, collegati tra loro e diretti a migliorare le modalità di dialogo tra fisco e contribuente per la correzione spontanea, al di fuori del contenzioso, delle difformità presenti tra le dichiarazioni rese dal contribuente rispetto a quanto emerge dalle banche dati in possesso dell’amministrazione fiscale. Le comunicazioni inviate dall’amministrazione a questo scopo, le cosiddette lettere di conformità, sono quindi ritenute uno strumento per ridurre il contenzioso tributario.
Il primo obiettivo è proprio quello di incrementare la quantità di comunicazioni ai contribuenti, funzionali a domandare loro di regolarizzare anomalie nelle dichiarazioni fiscali effettuate rispetto ai dati disponibili presso l’Agenzia delle entrate. Alla data del 27 settembre 2022 sono state inviate 1,93 lettere di conformità (74,80% del valore target pari a 2,58 milioni).
Il secondo intervento punta a migliorare la qualità delle lettere, riducendo il numero di comunicazioni inviate erroneamente. Si tratta di casi in cui sono state rilevate anomalie ma non frodi nella verifica ex-post. Al 27 settembre 2022, a fronte dell’invio di 1,93 milioni di lettere, sono stati rilevati 9.449 falsi positivi.
L’ultimo obiettivo è infine quello di incrementare il gettito fiscale che viene generato dall’adempimento delle operazioni di regolarizzazione contenute nelle lettere di compliance. In questo caso, lo stato di avanzamento è proprio dell’87%, con un incasso di 2,13 miliardi sui 2,45 circa previsti a fine anno.