(Teleborsa) – Le pressioni sulle finanze pubbliche derivanti dal “mini-budget” presentato dal governo britannico non devono “mettere in discussione la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche o il rispetto del più ampio quadro istituzionale per la politica macroeconomica rimane fondamentale”, “anche perché il mantenimento della credibilità e dell’integrità di tale quadro sostiene l’efficacia della politica monetaria nel perseguire i propri obiettivi”. Lo ha affermato Huw Pill, chief economist della Bank of England (BoE), in un evento a Glasgow.
La BoE è stata costretta a intervenire nel mercato dei titoli di Stato britannici dopo la prima dichiarazione fiscale del ministro delle finanze Kwasi Kwarteng, che non aveva le consuete previsioni indipendenti (in particolare dell’Office for Budget Responsibility, OBR) e includeva 45 miliardi di sterline di tagli fiscali non finanziati.
“In questo contesto, è positivo che il ruolo svolto dall’OBR nell’esame dei piani di bilancio del governo venga ripreso nella prossima dichiarazione di bilancio – ha affermato Pill – Il suo controllo esterno e indipendente delle prospettive per le finanze pubbliche rafforzerà la credibilità del processo, contribuendo così ad aggiungere stabilità in quello che attualmente è un ambiente instabile“.
Più in generale, indipendentemente dal fatto che riflettano le pressioni provenienti dal settore fiscale, finanziario o di altro tipo, “è essenziale mantenere la credibilità, la stabilità e l’integrità del quadro istituzionale che disciplina le politiche macroeconomiche del Regno Unito”, ha ribadito Pill.
“Questo è il contesto in cui opera con maggiore efficacia la politica monetaria della Banca – ha aggiunto – La conservazione di tale quadro richiede che ai responsabili politici vengano assegnate responsabilità chiaramente definite; che si sforzano di raggiungere obiettivi chiaramente identificati; e che la loro indipendenza istituzionale – e quella di altri attori politici – sia pienamente rispettata“.