(Teleborsa) – Seduta negativa per Piazza Affari, che fa molto peggio dei listini europei a causa della crisi di governo. Poco dopo le 17.00 il presidente del consiglio si è presentato in Senato per la replica alle discussioni dei gruppi parlamentari, usando parole molto dure per il modo in cui sono stati attuati il Superbonus e il Reddito di cittadinanza, e domandando il voto di fiducia sulla risoluzione presentata da Pier Ferdinando Casini, che chiede semplicemente di approvare le “comunicazioni” date oggi dal premier. Proprio in corrispondenza del breve discorso di Draghi sono accelerate le vendite e sono aumentati in modo significativo i volumi, a testimonianza di come la crisi italiana sia seguita anche all’estero dagli investitori.
I BTP hanno perso terreno nel pomeriggio, quando sono aumentate le incertezze sull’evoluzione della crisi di governo. Secondo DBRS Morningstar, la partenza di Draghi apre la strada a un periodo di forte incertezza politica. Rimangono possibili sia un governo ad interim per porre fine alla legislatura o le elezioni anticipate. “Mentre nel primo caso è probabile qualche progresso con l’agenda legislativa, nel secondo caso le riforme saranno probabilmente sospese in attesa della formazione del nuovo governo”, afferma l’agenzia di rating.
Sulla Borsa di Milano registrato grandi ribassi soprattutto le banche, che scontano le vendite sui BTP, e le utility, su cui pesano gli annunci odierni dell’esecutivo europeo. La Commissione europea ha proposto un piano europeo di riduzione della domanda di gas, per ridurre il consumo del 15% fino alla prossima primavera. Un’interruzione totale delle forniture di gas russo all’Europa, combinata con un inverno freddo, potrebbe ridurre il prodotto interno lordo medio dell’Unione europea fino all’1,5% se i paesi non si dovessero preparare in anticipo, sempre secondo la Commissione UE.
L’ continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,30%. Prevale la cautela sull’, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,22%. Seduta in frazionale ribasso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che lascia, per ora, sul parterre lo 0,83%.
In salita lo , che arriva a quota +215 punti base, con un incremento di 7 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,35%.
Tra i mercati del Vecchio Continente poco mosso , che mostra un -0,2%, tentenna , con un modesto ribasso dello 0,39%, e giornata fiacca per , che segna un calo dello 0,27%.
Pioggia di vendite sul listino milanese, che termina con una pesante flessione dell’1,60%, spezzando la catena positiva di tre consecutivi rialzi, iniziata venerdì scorso, mentre, al contrario, in forte aumento il , che con il suo +2,41% termina a quota 23.777 punti. In discesa il (-0,85%); come pure, poco sotto la parità il (-0,64%).
A Piazza Affari risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,78 miliardi di euro, con un incremento di ben 261,8 milioni di euro, pari al 17,26% rispetto ai precedenti 1,52 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,5 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,58 miliardi di azioni.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo (+2,24%), (+1,55%) e (+0,79%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su , che ha terminato le contrattazioni a -4,18%.
Vendite a piene mani su , che soffre un decremento del 3,89%.
In rosso , che evidenzia un deciso ribasso del 3,51%.
Spicca la prestazione negativa di , che scende del 2,86%.
Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, (+3,02%), (+1,98%), (+1,74%) e (+1,71%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su , che ha chiuso a -5,06%.
Pessima performance per , che registra un ribasso del 3,33%.
Sessione nera per , che lascia sul tappeto una perdita del 3,05%.
In perdita , che scende del 2,92%.