(Teleborsa) – Seduta per lo più positiva tra i listini del Vecchio Continente, dopo i rialzi delle Borse asiatiche (con Cina che ha dichiarato che avrebbe allentato alcune misure anti-Covid), il super rally di ieri di Wall Street (il rapporto sull’inflazione negli Stati Uniti di ottobre è risultato migliore delle attese), e risultati societari positivi.
Piazza Affari è aiutata anche dalle stime d’autunno della Commissione europea, secondo cui l’economia italiana dovrebbe essere cresciuta quest’anno più del previsto, al ritmo di 3,8%
Tra le dichiarazioni dei banchieri centrali, il vicepresidente della Banca centrale europea Luis de Guindos ha detto che gli investitori potrebbero sottovalutare la “persistenza dell’inflazione” e che è necessaria una netta decelerazione dell’inflazione globale e di quella sottostante per stabilizzare le aspettative sui futuri aumenti dei tassi di interesse della BCE.
Secondo Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della BCE, contro lo shock dei prezzi energetici l’Europa dovrebbe investire in beni pubblici comuni come la sicurezza energetica, siccome le risposte nazionali hanno raggiunto in minima parte le fasce sociali più vulnerabili. E questo investimento “potrebbe prendere la forma di una capacità di bilancio europea dedicata agli investimenti, sull’esperienza del Next Generation EU”, ha detto durante un evento dell’ISPI a Milano. Per finanziare un simile strumento “potrebbe essere mobilizzata ulteriore emissione di debito a livello UE, quando richiesto dagli shock esterni”, ha aggiunto.
Tra i listini europei bilancio positivo per Francoforte, che vanta un progresso dello 0,63%, in luce Parigi con un progresso dello 0,64%. Giornata di guadagni anche per Piazza Affari, con il FTSE MIB in rialzo dello 0,39%. Scivola invece Londra che registra una flessione dello 0,67%, dopo i dati sul PIL sul terzo trimestre.
Tra le migliori blue chips di Milano, troviamo Saipem (+7,81%), Azimut (+4,14%), Moncler (+3,93%) e Amplifon (+3,2%). La peggiore è Telecom Italia (-3,36%), seguita da Terna (-3,34%), Snam (-3,28%) e Prysmian (-2,84%).
Torna a salire lo spread, attestandosi a +204 punti base, con un aumento di 5 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 4,19%.