in

Petrolio sale ai massimi in tre settimane su ipotesi taglio produzione OPEC

(Teleborsa) – Il prezzo del greggio continua a salire e raggiunge i massimi in tre settimane sulla prospettiva di tagli alle forniture da parte dell’OPEC, nonostante i passi avanti per il raggiungimento di un accordo sul nucleare con l’Iran. A sostenere il prezzo del petrolio, dalla giornata di ieri, sono le indicazioni arrivate dall’Arabia Saudita sul fatto che l’OPEC potrebbe intervenire per arrestare il calo dei prezzi, in quanto i futures e i fondamentali dell’offerta sarebbero disconnessi in questo momento sul mercato.

La volatilità “estrema” e la mancanza di liquidità significano che i futures sono sempre più disconnessi dai fondamentali, ha detto a Bloomberg il ministro del petrolio saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, suggerendo che il cartello potrebbe aver bisogno di inasprire nuovamente la produzione quando si riunirà il mese prossimo per discutere gli obiettivi di approvvigionamento.

Fonti interne all’OPEC hanno in seguito detto a Reuters che eventuali tagli da parte dell’OPEC+ coincideranno probabilmente con un ritorno del petrolio iraniano nel caso in cui venisse raggiunta un’intesa per far ripartire l’accordo sul nucleare iraniano.

Sul fronte dell’accordo con l’Iran, gli Stati Uniti puntano a rispondere presto a una bozza di accordo proposta dall’Unione Europea che reintrodurrebbe l’accordo nucleare del 2015 con l’Iran, che l’ex presidente Donald Trump ha abbandonato e l’attuale presidente Joe Biden ha cercato di rilanciare.

Alle 12.50 (ora italiana), i future sul greggio Brent di ottobre hanno raggiunto i 101,01 dollari al barile, in aumento di 0,80 dollari o dello 0,83%. I future sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) di ottobre scambiano in calo di 0,82 dollari, o dello 0,87%, a 94,53 dollari al barile.

(Foto: drpepperscott230 / Pixabay)


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

Inps: in primo semestre aumentano certificati di malattia

OVH scivola dopo annuncio addio CFO