(Teleborsa) – Si amplia nel pomeriggio il rally dei prezzi del petrolio, con la tensione legata alla guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia a cui si aggiunge un attacco di guerriglieri dello Yemen a impianti dell’Arabia Saudita. Il principale produttore mondiale di greggio ha avvertito che non sarà responsabile di problemi di approvvigionamento conseguenti agli attacchi.
Il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord, guadagna il 5,2% a 113,63 dollari dopo aver superato la soglia dei 114 dollari. Il WTI americano, West Texas Intermediate, sale del 4,87% a 109,8 dollari, dopo essersi spinto oltre 110 dollari.
Sulle quotazioni di greggio pesa anche l’avvertimento lanciato venerdì scorso dall’AIE, Agenzia internazionale dell’Energia, che ha invocato un cambio di rotta per la domanda.
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