(Teleborsa) – Dopo le pressioni di investitori attivisti e le indiscrezioni sull’interessamento per una potenziale acquisizione da parte di e , ha preso una serie di iniziative per rilanciare l’azienda. Il titolo della società statunitense – che vende cyclette e tapis roulant da migliaia di dollari e corsi a distanza di fitness – era stato uno dei titoli “vincitori” della pandemia, mentre da diverse settimane sta attraversando il suo momento più buio. Innanzitutto, il co-fondatore e CEO John Foley farà un passo indietro e diventerà presidente esecutivo. Al suo posto, nel ruolo di amministratore delegato, arriva Barry McCarthy, che ha ricoperto ruoli dirigenziali senior presso e .
In particolare, McCarthy ha ricoperto il ruolo di CFO di Spotify dal 2015 a gennaio 2020 e CFO di Netflix dal 1999 al 2010. Prima di approdare in Netflix, McCarthy ha ricoperto varie posizioni di leadership nella consulenza gestionale, nell’investment banking, nei media e nell’intrattenimento. McCarthy fa parte dei consigli di amministrazione di Spotify e Instacart ed è stato membro dei consigli di amministrazione di Chegg, Eventbrite, MSD Acquisition, Pandora e Rent the Runway.
Peloton ha anche annunciato una serie di misure per spingere la redditività e il free cash flow. Una volta che queste azioni saranno completamente implementate, l’azienda prevede di ottenere almeno 800 milioni di dollari di risparmi annuali sui costi di esercizio. La società ridurrà anche le spese in conto capitale previste nel 2022 di circa 150 milioni di dollari. Il programma di ristrutturazione dovrebbe comportare circa 130 milioni di dollari in oneri relativi al licenziamento di circa 2.800 persone. La maggior parte degli addebiti per la ristrutturazione sarà registrata nell’anno fiscale 2022.
Nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2022, Peloton ha registrato abbonamenti Connected Fitness in crescita del 66% a 2,77 milioni e abbonamenti digitali a pagamento in crescita del 38% a 862 mila; i membri totali sono cresciuti a oltre 6,6 milioni. I ricavi totali del secondo trimestre sono cresciuti del 6% a 1.133,9 milioni di dollari, con un margine lordo del 24,7%. La perdita netta del secondo trimestre è stata di 439,4 milioni di euro, o 1,39 dollari per azione diluita.