(Teleborsa) – La Commissione europea non prevede nessuna ulteriore proroga della clausola generale di sospensione del Patto di Stabilità e Crescita. Lo ha dichiarato il Commissario europeo per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa sulle previsioni economiche autunnali. “Poi chi lo sa, non ci attendevamo una guerra, ma al momento direi che è completamente fuori dai nostri propositi”, ha aggiunto.
Gentiloni ha poi affermato che il rallentamento rilevato dalla Commissione europea nelle sue previsioni del calo del deficit pubblico in Italia, che rischia di arrestarsi nel 2024, frenando anche la riduzione del debito pubblico, non è un caso unico nell’Ue ed è comprensibile alla luce della dinamiche della forte ripresa post-Covid, dopo il suo impatto particolarmente pesante. “L’importante ora è usare al meglio le risorse Ue del PNRR e combinare investimenti e crescita con la cautela di bilancio”, ha sottolineato. “In un momento di rallentamento se ci sono decine di miliardi che possono essere investiti nell’economia reale, con tutte le difficoltà che conosco bene, è molto importante che questi investimenti arrivino, come si dice, a terra”, ha aggiunto il Commissario Ue.
Quanto alla possibilità che l’Italia riesca a centrare gli obiettivi per sbloccare la nuova tranche di aiuti del PNRR Gentiloni ha dichiarato: “che tutto fili liscio non è facile, perché sappiamo tutti quanto non sia facile sviluppare riforme e investimenti in qualsiasi paese, e anche in Italia. Detto questo, io nei contatti che ho avuto con le autorità italiane ho avuto conferma della cosa fondamentale: cioè che che il governo considera questa come una grandissima priorità”.
Infine, Gentiloni ha sottolineato l’importanza della decisione della Commissione europea di porsi la questione di un nuovo strumento di debito comune dell’Ue con cui finanziare prestiti agli Stati membri. “Per quanto riguarda gli sforzi comuni – ha detto Gentiloni rispondendo alla domanda di un giornalista – io penso che al di là delle proposte che abbiamo fatto, e che credo siano state un contributo alla discussione, è molto importante che si vari rapidamente questo strumento che chiamiamo ‘REPowerEU‘, e che la Commissione si stia ponendo il problema di come rafforzare, anche con meccanismi di intervento comune basati sul prestito, la risposta a questa nuova grande crisi, la crisi energetica“.