(Teleborsa) – “I delisting ci sono sempre stati, sono fisiologici. Ci sono anche dei delisting che considero dei favori che la Borsa ha reso al sistema: quando abbiamo dei delisting che sono abbinati a del gran bel M&A, vuol dire che la Borsa ha portato le aziende ad essere così in posizioni da essere notate, da favorire delle operazioni. Ci sono anche delisting legati a storie familiari e aziendali”. Lo ha affermato Claudia Parzani, presidente di Borsa Italiana, in occasione dell’evento “Italia Calling” organizzato dal gruppo .
Affrontando il tema dello “svuotamento” del listino a causa della revoca di società importanti, Parzani ha anche ricordato che “abbiamo avuto tanti ingressi di aziende di misure più piccole. Questo è forse uno dei punti cruciali, che è il tema della cultura che per tanti anni abbiamo portato avanti del “piccolo è bello”. Forse stiamo imparando che piccolo non è necessariamente bello, che piccolo quando il vento soffia forte rischia di essere spazzato via”.
Parlando del difficile contesto macroeconomico che le aziende si trovano ad affrontare, ha affermato che in un contesto complicato come quello attuale, “è importantissimo avere una visione, accanto alla sopravvivenza del momento, che chiamo a doppia L: di lungo e di largo” orizzonte, ovvero essere sicuri di dove si sta andando e impostare il lavoro in modo che le aziende possano poi navigare in acque più serene. “Questo lavoro richiede un accesso alle risorse finanziarie che deve essere sempre più ampio e flessibile”, ha sottolineato.
“Perché non guardare al mercato dei capitali, che si apre agli investitori anche stranieri – ha aggiunto – Il sistema offre sempre più accesso agli investitori stranieri. Nel guardare in là dobbiamo poi lavorare su tutte le tematiche rilevanti, come innovazione ed ESG, che rischiamo di accantonare in questo stato di emergenza”.