(Teleborsa) – “Ci piacerebbe estendere l’accordo con la Russia e gli altri produttori non OPEC, è molto difficile per me immaginare che l’accordo non continuerà”. Lo ha affermato il segretario generale dell’OPEC, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, Haitham Al Ghais. Il dirigente petrolifero kuwaitiano è in carica da inizio agosto (anche se era stato nominato per un mandato di tre anni lo scorso gennaio), quando è succeduto a Mohammad Sanusi Barkindo, scomparso a inizio luglio a pochi giorni dalla fine del suo mandato.
“Questa è una relazione a lungo termine che comprende forme più ampie e complete di comunicazione e cooperazione tra 23 paesi. Non è solo in termini di adeguamento della produzione”, ha spiegato Al Ghais in un’intervista a Reuters. Il riferimento è all’OPEC+, l’alleanza formata dall’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e dai suoi alleati.
I primi passi per l’allargamento del cartello risalgono al dicembre 2016, quando le condizioni di mercato difficili portarono a una Dichiarazione di cooperazione senza precedenti, con i membri dell’OPEC e 10 paesi produttori di petrolio non OPEC che unirono per aiutare a riequilibrare il mercato, abbassare i livelli delle scorte e sostenere la stabilità. Nel 2019 è stata istituita la Carta della cooperazione, una piattaforma a lungo termine dedicata alla cooperazione e allo scambio di opinioni e informazioni.
Al Ghais ha aggiunto che sostituire i barili russi “non è un compito facile” e che una minore produzione russa avrebbe “gravi, gravi implicazioni per i consumatori”.
Nonostante ciò, si è detto fiducioso sul fatto che il mercato si adatterà: “Qualunque misura possa essere adottata in futuro, acquirenti e venditori possono adeguarsi e possono sempre trovare modi e mezzi per reindirizzare i flussi commerciali”.
Le sanzioni imposte dall’Unione europea sul greggio russo trasportato via mare dovrebbero essere applicate da dicembre, anche se questo non potrebbe non colpire duramente il paese guidato da Vladimir Putin. La Russia sta infatti registrando un incremento degli acquisti da parte dei consumatori asiatici.