(Teleborsa) – Nessuna opening bell, oggi, a Wall Street. Negli Stati Uniti si celebra infatti il Washington’s Birthday, meglio noto come President’s Day. Istituito inizialmente come evento per onorare il primo presidente degli USA, George Washington, questa festa, la prima in onore di un cittadino americano, è stata istituita dal governo federale statunitense nel 1880. Per par condicio, dal 1971 è diventata la giornata di commemorazione di tutti i presidenti del paese e e cade il terzo lunedì di ogni febbraio.
Mentre Wall Street è ferma, i mercati asiatici hanno chiuso questa mattina in maniera contrastata, con le performance peggiori registrate da Nikkei 225 (borsa di Tokyo) e Hang Seng (borsa di Hong Kong). I listini europei, dopo un’apertura in positivo sulle speranze di un meeting tra il presidente USA Biden e quello russo Putin, ha virato in deciso ribasso quando il Cremlino ha definito “prematura” l’organizzazione di un vertice tra i due leader.
Nella giornata odierna non sono attesi dati macroeconomici significativi da oltreoceano. Domani saranno invece pubblicati l’FHFA Housing Price Index e l’indice S&P/Case-Shiller (che misurano l’andamento dei prezzi delle case), il Purchasing Managers Index (PMI) dei servizi e della manifattura, il livello di fiducia dei consumatori nelle attività economiche e lo stato del business nel distretto manifatturiero di Richmond.
Nonostante la chiusura del mercato americano (che riaprirà in battenti domani), i futures continuano a scambiare in negativo, sempre sulla scia dell’incertezza della crisi in Ucraina. Il contratto sul Dow Jones lascia sul terreno lo 0,44% a 33.926 punti, quello sullo S&P 500 perde lo 0,56% a 4.324 punti, mentre il Nasdaq mostra un ribasso dell’1,06% a 13.861 punti. “I dati globali e la posizione delle banche centrali sull’inasprimento stanno tutti passando in secondo piano rispetto all’Ucraina, con i mercati che aspettano nervosamente la prossima notizia – ha affermato Su-Lin Ong, economista della Royal Bank of Canada – La minore liquidità a causa della festività negli Stati Uniti aumenta l’ansia”.