(Teleborsa) – L’inflazione nell’area OCSE è salita al 10,7% nell’ottobre 2022, dal 10,5% di settembre. Analogamente al mese precedente, l’inflazione a due cifre è stata registrata in 18 paesi OCSE su 38, con i tassi più elevati osservati in Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania e Turchia (tutti sopra il 20%).
L’inflazione alimentare ha continuato a salire in ottobre (al 16,1%, dal 15,3% di settembre), raggiungendo il tasso più alto dal maggio 1974, con aumenti in 33 dei 38 paesi OCSE.
L’inflazione dell’energia ha continuato a diminuire (al 28,1%, dal 28,8%); tuttavia, è rimasto al di sopra del 10% in 35 paesi OCSE e al di sopra del 30% in 13 di essi. Escludendo alimentari ed energia, l’inflazione su base annua è rimasta stabile, al 7,6% in ottobre.
L’inflazione su base annua nel G7 è leggermente salita al 7,8% in ottobre, dal 7,7% di settembre. L’incremento maggiore (di 3,0 punti percentuali) è stato registrato in Italia, riflettendo un aumento molto forte dell’inflazione energetica.
L’inflazione di prodotti alimentari ed energetici ha continuato a essere il principale contributore all’inflazione complessiva in Francia, Germania, Italia e Giappone, mentre l’inflazione al netto di prodotti alimentari ed energetici è stata la principale determinante dell’inflazione in Canada, Regno Unito e Stati Uniti.
(Foto: Joao Marcelo on Unsplash)