(Teleborsa) – “L’Italia accoglie con favore l’adesione all’Alleanza Atlantica di Finlandia e Svezia, ai sensi dell’articolo 10 del Trattato di Washington”. Lo ha detto il Premier Mario Draghi in una dichiarazione al vertice di Madrid.
“Si tratta di una decisione sovrana, assunta democraticamente, da due Paesi che sono membri dell’Unione Europea – aggiunge – e che condividono i principi ispiratori dell’Alleanza Atlantica, con la quale da anni collaborano strettamente. Svezia e Finlandia rafforzeranno il carattere dell’Alleanza come comunità basata sullo stato di diritto e sui valori democratici. Con le loro capacità, i due Paesi contribuiranno in modo significativo alla sicurezza ed alla missione difensiva dell’area euro-atlantica”
La sicurezza di Finlandia e Svezia – prosegue Draghi – “non deve essere messa a repentaglio in alcun modo. L’Italia afferma la sua determinazione a concorrere sin d’ora, in stretta consultazione con Finlandia e Svezia e nei modi più appropriati, alle loro esigenze di sicurezza e difesa. Conferma in proposito la validità degli impegni esistenti nel contesto europeo, ivi incluso l’articolo 42.7 delm Trattato istitutivo dell’Unione Europea”.
Il Presidente del Consiglio ha anche sottolineato che “non c’è un rischio di escalation ma bisogna essere pronti, ad oggi non vediamo un rischio di escalation”.
“E’ un momento importante per la Nato perchè l’Alleanza si allarga e la presenza dell’Europa aumenta, si arriva a una corrispondenza tra Ue e Nato, quindi – ha aggiunto – anche su molte divergenze di opinioni sulla costruzione della difesa europea e di una sua complementarietà con la Nato vengono superate. Per quanto riguarda l’Italia si tratta di 70 militari americani in più e un sistema di difesa antiaerea, mi viene descritto dal ministro della Difesa come un assestamento che era già in programma. Il sistema di
difesa aereo deve andare a rinforzare il fianco orientale dell’Alleanza”.
Noi – ha proseguito – “abbiamo assunto il comando Nato in Bulgaria e aiutiamo la Romania, c’è un pattugliamento aereo dei Baltici in corso da vari mesi. Le forze che verranno mandate sono circa 2.000 soldati, 8.000 sono invece in stanza in
Italia pronti, eventualmente fosse necessario”