(Teleborsa) – “Bisogna favorire un sistema bancario che non ripeta gli errori del passato. Siamo al lavoro sul dossier Monte dei Paschi di Siena, un’altra grande questione ereditata. Una situazione molto difficile, gestita fin qui abbastanza pessimamente, decine di miliardi spesi a carico dei contribuenti”. Sono dichiarazioni molto nette quelle fatte dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul dossier Mps durante la conferenza stampa di fine anno.
“È stato fatto un aumento capitale, c’è una ristrutturazione che ci sembra abbastanza solida. Lavoriamo – ha affermato Meloni – per un’uscita ordinata dello Stato e per creare le condizioni per cui in Italia ci siano più poli bancari italiani”.
Mps dopo un avvio di giornata attorno alla parità ha poi chiuso a 1,94 euro in rialzo dell’1,9%. Nei giorni scorsi la storica banca toscana ha intanto fatto sapere che potrà tornare a distribuire dividendi visti i 2,5 miliardi di euro incassati a novembre con l’aumento di capitale che hanno spinto la Bce a rimuovere il divieto, per la banca senese, di staccare cedole, sostituendolo con l’obbligo di chiedere in via preventiva l’autorizzazione alla vigilanza. La decisione, comunicata in occasione dei risultati del processo di revisione e valutazione prudenziale (Srep), rappresenta un passo avanti nel percorso di normalizzazione del Monte, che l’amministratore delegato, Luigi Lovaglio, sta cercando di riportare sul sentiero della stabilità dopo oltre un decennio di turbolenze e perdite miliardarie, per portare lo Stato fuori dal capitale.
A sostenere in questo momento la situazione di Rocca Salimbeni c’è la programmata uscita di 4.125 dipendenti, che si tradurrà in un risparmio di oltre 300 milioni di euro all’anno, e del rialzo dei tassi, che sta contribuendo a sostenere la linea dei ricavi.