(Teleborsa) – Il rally di ieri sui mercati è durato lo spazio di una sola seduta e oggi i mercati europei sono tornati a segnare ribassi significativi. L’annuncio della Banca centrale europea (BCE) di stare studiando misure per evitare la frammentazione in eurozona, e quindi la messa a punto di uno scudo anti-spread, non ha rassicurato più di tanto gli investitori, che oggi si sono anche trovati a valutare le decisioni di altre banche centrali.
La Banca nazionale svizzera (BNS) ha alzato i tassi di mezzo punto percentuale, portando il riferimento a -0,25% da -0,75%, attuando il primo rialzo dei tassi da 15 anni a questa parte. La Banca d’Inghilterra (BoE) ha invece proseguito nella sua stretta monetaria secondo previsioni, alzando i tassi di interesse di un ulteriore quarto di punto percentuale. La BoE si è però detta pronta ad agire “con forza” per allontanare i pericoli derivanti da un tasso di inflazione che dovrebbe superare l’11% nei prossimi mesi.
Sono continuati anche nella giornata odierna gli intervenenti dei banchieri centrali dell’eurozona sul rischio frammentazione. Il governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco ha detto che lo spread sopra i 200 punti non è giustificato dai fondamentali e che i mercati percepiscono la BCE più “hawkish” di quanto non sia in realtà.
Nonostante Francoforte abbia guadagnato tempo, promettendo un nuovo strumento anti-frammentazione, i dettagli degli interventi possibili ancora non ci sono. “Dovranno seguire azioni concrete, altrimenti la BCE rischia di minare la propria credibilità – ha spiegato Jason Simpson, Senior Fixed Income ETF Strategist di State Street Global Advisors – Dopotutto, l’unica ragione per cui il “Whatever it takes” del presidente della BCE Draghi del luglio 2012 ha funzionato nel risollevare i mercati è che la gente gli ha creduto”.
Leggera crescita dell’, che sale a quota 1,051. L’ mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,68%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,32%.
Ottimo il livello dello , che scende fino a +204 punti base, con un calo di 10 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 3,73%.
Tra i listini europei crolla , con una flessione del 3,31%, vendite a piene mani su , che soffre un decremento del 3,14%, e pessima performance per , che registra un ribasso del 2,39%.
Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il che lascia sul terreno il 3,32%; sulla stessa linea, il è crollato del 3,23%, scendendo fino a 23.743 punti.
Pessimo il (-2,84%); sulla stessa tendenza, in forte calo il (-3,29%).
Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,9 miliardi di euro, in calo del 21,52%, rispetto ai 2,42 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,58 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,44 miliardi.
Tra i best performers di Milano, in evidenza (+2,55%) e (+1,08%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su , che ha terminato le contrattazioni a -6,30%.
Sessione nera per , che lascia sul tappeto una perdita del 6,10%.
In perdita , che scende del 5,71%.
Pesante , che segna una discesa di ben -5,43 punti percentuali.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, (+1,41%), (+0,93%), (+0,55%) e (+0,53%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su , che ha archiviato la seduta a -6,44%.
Seduta negativa per , che scende del 6,27%.
Sensibili perdite per , in calo del 6,09%.
In apnea , che arretra del 5,75%.
Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati:
Giovedì 16/06/2022
01:50 Giappone: Bilancia commerciale (atteso -2.022,6 Mld ¥; preced. -842,8 Mld ¥)
10:00 Italia: Prezzi consumo, annuale (atteso 6,9%; preced. 6%)
10:00 Italia: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,9%; preced. -0,1%)
11:00 Unione Europea: Indice costo lavoro, annuale (preced. 1,9%)
14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 215K unità; preced. 232K unità).