(Teleborsa) – Il 57% del BTP Green nel periodo 2018-2021 è stato dedicato ad investimenti nei trasporti (7,62 miliardi), il 15,2% a interventi sul dissesto idrogeologico (2 miliardi), il 12,2% all’efficienza energetica (1,63 miliardi) mentre alla ricerca è stato allocato il 9,4% della spesa (1,25 miliardi di euro).
E’ quanto emerge dal Rapporto 2022 di Allocazione e Impatto dei proventi netti raccolti tramite le emissioni BTP Green del 2021, diffuso dal Ministero dell’Economia, in cui viene riportata anche un’analisi dei programmi e dei progetti nel quadriennio 2018-2021 e al loro peso relativo sul totale allocato.
Nel dettaglio – spiega il MEF – “sul totale delle spese green, nel corso del quadriennio 2018-2021 la categoria trasporti costituisce la principale voce (pari a 7,62 miliardi di euro), rappresentando il 57% del totale. Gran parte di tale categoria è riconducibile a investimenti in conto capitale (infrastrutture ferroviarie, elettrificazioni di tratte ferroviarie, realizzazione di nuove tratte di Alta Velocità/Alta Capacità e a contributi di sostegno alla mobilità ferroviaria)”.
“Seconda categoria di spesa, in ordine di grandezza è quella riguardante la tutela dell’ambiente e della diversità biologica, a cui è destinata una quota pari al 15,2% della spesa (circa 2 miliardi di euro). La categoria include primariamente gli interventi a difesa del suolo e contro il dissesto idrogeologico, gli investimenti in infrastrutture idriche, nonché le spese finalizzate alla realizzazione del Modulo Sperimentale Elettromeccanico (MO.S.E.) di Venezia. Alla categoria relativa all’efficienza energetica è stata destinata una quota pari al 12,2% delle spese complessivamente rendicontate (1,63 miliardi di euro).
“Alla ricerca è stato allocato il 9,4% della spesa complessiva (pari a 1,25 miliardi di euro), dove le risorse erogate all’ENEA rappresentano la voce più rilevante della categoria. Infine, le misure di prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare e quelle di incentivazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili costituiscono, rispettivamente il 3,9% (525 milioni di euro) e il 2,2% (296 milioni di euro) della spesa green totale”.
Analizzando l‘impatto ambientale delle risorse impegnate, il rapporto evidenzia che con gli incentivi fiscali per la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili le emissioni di CO2 evitate sono state pari a 2.439.839, 4.557.733 e 1.947.698 di tonnellate, rispettivamente per le annualità 2018, 2019 e 2020. Gli incentivi fiscali per lavori di efficientamento energetico del costruito hanno contribuito ad evitare l’emissione di oltre 283 mila tonnellate di CO2 nel solo 2018.
Nei trasporti, “la rete AV/AC ha consentito, in molti casi, una sensibile riduzione dei tempi di percorrenza, producendo uno shift modale da altre modalità di trasporto (esempio strada e aereo) con tangibili benefici per l’ambiente, legati alla riduzione di CO2 emessa in atmosfera”.
Infine, “un ulteriore significativo impiego delle risorse delle emissioni green è rilevabile per le Aree marine protette, Parchi nazionali e Riserve naturali Statali”.