(Teleborsa) – I sindacati tornano a chiedere un tavolo di confronto per discutere della riforma fiscale e di come salvaguardare il potere d’acquisto dei salari. “Il tema per noi oggi è quello di ridurre le tasse principalmente ai lavoratori dipendenti e pensionati, quelli che le tasse le pagano ogni anno sino all’ultimo centesimo”, ha affermato il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, intervenendo al Meeting di Rimini. E fra le priorità indica il contrasto all’evasione, che pesa per quasi 100 miliardi di euro l’anno sulle casse dello Stato, e la detassazione dei salari di produttività e degli accordi di welfare nel privato e nel pubblico.
Quanto alle pensioni ben venga Quota 41 per superare “l’odioso scalone” che si ripresenterebbe con il ritorno alla Legge Fornero e per “reinvestire” parte delle risorse risparmiate con il precedente regime e con Quota 100.
“Noi dobbiamo difendere e tutelare famiglie, lavoratori dipendenti e pensionati”, ha ribadito Sbarra, aggiungendo “c’è un’emergenza che va affrontata oggi con l’attuale governo e c’è nella prospettiva la necessità che chiunque vinca le elezioni si apra al dialogo, al confronto, alla partecipazione con le forze sociali sui contenuti della nostra agenda sociale”.
Per il sindacalista il salario minimo per legge non risolve il problema delle basse retribuzioni e chi lo persegue “semina solo illusioni”, perché in Italia occorre alzare gli stipendi e anche il valore delle pensioni. “E’ un tema legato al fatto che il Paese non cresce e non c’è produttività”, sottolinea il segretario della Cisl.
“Il tema del patto per il lavoro è stato per lungo tempo al centro della priorità della nostra agenda sociale. Abbiamo rivendicato la necessità di imprimere una forte accelerazione nel confronto con le istituzioni su un tema per noi decisivo per il presente e il futuro del Paese”, ha ricordato Sbarra, precisando “bisogna allontanarsi dall’illusione che il lavoro si possa creare per decreto o con uno schizzo d’inchiostro sulla Gazzetta Ufficiale”.
Anche il Ministro del Lavoro Andrea Orlando punta a realizzare un patto che tenga “tenga insieme tre cose” e cioè minimi salariali, riduzione del cuneo fiscale ed il rinnovo dei contratti.
Orlando ha ammesso che la curva demografica sta avendo un “impatto significativo” sul mercato del lavoro ed ha affermato che serve un “cambio di paradigma” e che ci si preoccupi del lavoro come “risorsa scarsa che va custodita”. Di qui la necessità di un dialogo sociale, di un confronto ed un patto sociale, considerando che il PNRR ha destinato ben 4,5 miliardi di investimenti alle politiche attive, una cifra che “non ha precedenti”.