(Teleborsa) – Nel semestre al 31 dicembre 2021, ha registrato ricavi per 1.459 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2020, con un margine di interesse tornato a crescere e commissioni record. Il margine di interesse si attesta a 734 milioni di euro (+2% a/a) per la ripresa del Consumer (+3% a/a a 462 milioni di euro) a seguito del miglioramento degli erogati in volume e mix, e della riduzione del costo della raccolta. Le commissioni sono state di 443 milioni di euro (+16% a/a), grazie alla crescita del WM (+33% a/a, 213 milioni di euro) e per l’elevato contributo del CIB (+9% a/a, 187 milioni di euro); ricavi da trading a 97 milioni di euro (+12% a/a). L’utile netto aumenta a 526 milioni di euro (+28% a/a e +1% t/t).
Il Cost/income è al 43%, malgrado la stagionalità dei costi (+8% le spese del personale e +7% le spese amministrative). In ulteriore calo le attività deteriorate (2,8% lordo e 1% netto degli impieghi) e i crediti classificati Stage 2 (7% lordo e 6,5% netto). Indici di copertura in aumento (al 67% per le deteriorate e all’1,3% per i crediti performing).
I dati patrimoniali vedono il totale attivo passare nel semestre da 82,6 a 89,1 miliardi con impieghi e raccolta in aumento. In particolare, gli impieghi verso la clientela proseguono la tendenza in aumento (+4,9%, da 48,4 a 50,8 miliardi) per gli apporti Corporate and Investment Banking (21 miliardi contro 19,3 miliardi), Consumer (13,3 miliardi contro 12,9 miliardi) e mutui ipotecari CheBanca! (da 11,1 a 11,3 miliardi); in lieve calo il Leasing (da 1,8 a 1,7 miliardi).
Le moratorie in essere ammontano a circa 373,4 milioni (0,7% contro 1,4% degli impieghi lordi di giugno 2021), in contrazione dopo il picco di maggio 2020 (circa il 5% degli impieghi) e rappresentano circa il 15% del totale concesso durante la pandemia (2,5 miliardi). I volumi residui sono concentrati nel Leasing (65%) e mutui ipotecari (28%).
Le stime per i prossimi sei mesi “mostrano una stabilizzazione dei volumi creditizi anche se proseguirà il recupero del credito al consumo, prodotto a maggior marginalità. Buone la pipeline dell’Investment Banking e le attese di redditività del Wealth Management che dovrebbe beneficiare delle accresciute masse medie”. Il costo del rischio è atteso rimanere su livelli contenuti, grazie alla qualità degli attivi, della dotazione di overlay e agli indicatori di rischio sotto controllo.