(Teleborsa) – Da Opzione donna al Pos : è atteso per giovedì il maxi emendamento del Governo attraverso il quale si punta a riformulare le norme ancora in bilico così da superare le ultime criticità e procedere all’esame in commissione Bilancio alla Camera.
In parallelo, la Ragioneria generale dello Stato è impegnata nella verifica delle coperture. Il tempo è poco e la tabella di marcia è fissata con il voto in commissione prevista entro domenica ed il ddl pronto per l‘Aula a Montecitorio tra martedì e mercoledì così da essere votato prima dello stop di Natale. Quindi, la palla passerà al Senato.
Tra le norme sul quale dovrebbe arrivare la fumata bianca quella sul rialzo delle pensioni minime caldeggiata da Forza Italia. Il possibile punto di caduta potrebbe essere il rialzo a 600 euro per gli over 75 con redditi bassi, vincolando l’incremento all’Isee.
Capitolo pensioni: resta in piedi anche l’ipotesi di un incentivo per restare al lavoro per altri due anni a chi è in possesso del requisito contributivo ma non ha raggiunto la soglia anagrafica necessaria per l’anticipo. Per quanto riguarda la soglia entro la quale non si è obbligati ad accettare i pagamenti elettronici potrebbe scendere a 30 euro, da 60.
Potrebbe non decollare l’ipotesi di alzare da 6mila a 8 mila euro il tetto alle decontribuzione per le assunzioni degli under36 sul quale è in pressing Forza Italia. Alla fine, dovrebbe salvarsi 18app ma con un sostanziale ridimensionamento della platea legandolo all’Isee, e dunque per i giovani più bisognosi.