(Teleborsa) – Con l’approvazione del Progetto di Bilancio di Esercizio e il Bilancio Consolidato di Gruppo 2021, ha anche fornito un aggiornamento sulla sua esposizione alla Russia, in quanto il gruppo attivo nella trasformazione delle risorse naturali rappresenta uno dei titoli di Piazza Affari più esposti al conflitto di Ucraina e alla potenziali ulteriori sanzioni dell’Occidente sul paese guidato da Vladimir Putin. Ad oggi, il portafoglio ordini del gruppo per circa 1,5 miliardi di euro si riferisce alla Russia, pari al 17% del portafoglio complessivo.
Il primo progetto che Maire Tecnimont cita è quello che si è aggiudicata a fine gennaio dalla compagnia petrolifera russa . Il contratto di Engineering, Procurement e Contruction (EPC) ha un valer di 1,1 miliardi di euro e riguarda la realizzazione del complesso di Hydrocracking VGO presso il sito di produzione della Ryazan Refining Company (RORC), 200 km a sud-est di Mosca. Oggi il gruppo italiano afferma che “il progetto è previsto che diventi esecutivo e venga incluso nel portafoglio al perfezionamento del financing ed al verificarsi di determinate condizioni”.
Per quanto riguarda i ricavi del 2022, Maire Tecnimont evidenzia che l’avanzamento del progetto Amursky AGPP è in fase avanzata di completamento con un progress pari al 95%. Ad eccezione delle attività di costruzione del progetto Kingisepp 2, la maggior parte delle attività ancora da svolgere nel paese sono concentrate su attività di procurement con riferimento alle quali gli ordini di acquisto materiali sono già stati per la maggior parte emessi ed in molti casi consegnati in loco. Per il solo progetto Kingisepp 2, unico avente natura di EPC, sono previste attività di costruzione da eseguire in loco, in carico alla controllata russa MT Russia, attraverso l’affidamento di appalti a società di costruzione locali.
In genarle il gruppo quotato su Euronext Milan sottolinea che “la composizione e la diversificazione geografica del portafoglio ordini già in atto, unita alla consistente pipeline di iniziative commerciali in tutte le geografie, conferma il già avvenuto ribilanciamento del portafoglio ordini tra la Russia ed il resto del mondo“. Vengono evidenziata la ripresa degli investimenti petrolchimici nel Medio Oriente (in particolare con progetti ad Abu Dhabi) e in Europa (soprattutto sul versante degli investimenti nella transizione energetica e nella chimica sostenibile).
“Con riferimento al quadro evolutivo delle sanzioni internazionali attualmente allo studio, il gruppo ha già gestito in passato l’applicazione di regimi sanzionatori sia per gli aspetti logistico operativi, sia per gli aspetti legati alle transazioni finanziarie”, evidenzia infine Maire Tecnimont. Il saldo netto delle partite contabili di bilancio attive e passive con la Russia, alla data attuale, presenta un sostanziale equilibrio.
Dopo l’uscita dei dati finanziari del 2021 e gli aggiornamenti sull’esposizione alla Russia, il titolo di Maire Tecnimont si è ulteriormente indebolito a Piazza Affari, dove risulta uno dei peggiori dell’intero listino nella seduta odierna. si attesta a 3,198, con un calo dell’8,47%. Da inizio anno il calo registrato è superiore al 23%. Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 3,052 e successiva a 2,906. Resistenza a 3,458.