(Teleborsa) – “Il debito erariale e previdenziale delle piccole e medie imprese italiane è aumentato del 16 per cento nell’ultimo triennio, passando da 3,1 a 3,6 miliardi. È un dato preoccupante per lo Stato, perché con le imprese non più operative si rischia di perdere gettito. Occorre dunque lavorare per recuperare debito ed evitare che l’economia italiana finisca in un limbo”. Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, nel corso del secondo e ultimo giorno del Convegno Nazionale dell’associazione, che a Roma ha riunito un migliaio di commercialisti da tutta Italia.
I dati emergono da un’indagine della Fondazione Centro Studi Ungdcec, presieduta da Francesco Puccio, che ha preso come campione diecimila PMI italiane con fatturato da 5 a 20 milioni: “Il debito bancario complessivo è aumentato dal 2019 ad oggi del 20 per cento, salendo da 33 a 40 miliardi – analizza Puccio -. Se si considera soltanto quello a medio e lungo termine, i dati evidenziano una crescita addirittura del 48 per cento, per effetto dei provvedimenti anti Covid”.
L’indagine si è concentrata inoltre sulle società di capitale attive che presentano patrimonio negativo, “anche queste sensibilmente aumentate – spiega il presidente De Lise -. Ma il report evidenzia soprattutto come, tra queste società, quelle che hanno al loro interno un Organo di controllo sono le più lontane dalla crisi di impresa. Ecco perché occorre anche spingere in questa direzione”.
Il Convegno ha chiuso un trittico di appuntamenti dell’Unione iniziato a Udine, proseguito a Rimini e concluso nella Capitale. “Un 2022 ricco per una categoria che vuole essere protagonista del presente per guardare al futuro – sottolinea De Lise -. La categoria è ancorata al passato, è mancata visione, ma adesso occorre voltare pagina e speriamo che il prossimo sia un anno decisivo in questo senso. Vogliamo cambiare le prospettive delle prossime generazioni”.
Nel corso della giornata, il presidente De Lise ha consegnato a Giovanni Melillo, Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, il premio “Uniti per la legalità”.