(Teleborsa) – Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail tra gennaio e luglio sono state 441.451 (+41,1% rispetto allo stesso periodo del 2021), 569 delle quali con esito mortale (-16%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 36.163 (+6,8%) Nei primi sette mesi del 2022 si registra, rispetto all’analogo periodo del 2021, un “deciso aumento delle denunce di infortunio in complesso, dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni “tradizionali“, un calo di quelle mortali (per il notevole minor peso delle morti da contagio) e una crescita delle malattie professionali.
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto entro lo scorso mese di luglio sono state 569, 108 in meno rispetto alle 677 registrate nei primi sette mesi del 2021 (-16,0%), sintesi di un decremento delle denunce nel quadrimestre gennaio-aprile (-28,7%) e di un incremento nel trimestre maggio-luglio (+9,8%), nel confronto tra i due anni.
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi sette mesi del 2022 sono state 36.163, in aumento di 2.298 casi (+6,8%) rispetto allo stesso periodo del 2021 (10.958 casi in più, per un incremento percentuale del 43,5%, rispetto al pari periodo del 2020 e 2.338 malattie denunciate in meno, con una riduzione del 6,1%, rispetto al periodo gennaio-luglio 2019). I dati rilevati al 31 luglio di ciascun anno mostrano un aumento per i primi sette mesi di quest’anno delle patologie denunciate rispetto allo stesso periodo del 2021 nelle gestioni Industria e servizi (+6,7%, da 27.812 a 29.679 casi) e Agricoltura (+7,8%, da 5.730 a 6.179) e un calo nel Conto Stato (-5,6%, da 323 a 305).