(Teleborsa) – La Federal Reserve potrebbe dare una stretta alla politica monetaria più velocemente del previsto, realizzando più aumenti del costo del denaro nel corso del 2022 ed avviando subito dopo una riduzione degli asset in portafoglio. Lo hanno rivelato i verbali dell’ultima riunione del FOMC tenutosi il 14-15 dicembre 2021.
In quella riunione, la Fed aveva annunciato il raddoppio del tapering da 15 a 30 miliardi al mese, imprimendo un’accelerazione al ritmo di riduzione del piano di acquisti da 120 miliardi di dollari (80 miliardi in titoli di stato e 40 miliardi in ABS). I tassi di interesse erano stati confermati ad un minimo storico fra lo zero e lo 0,25%, ma i banchieri avevano preannunciato almeno tre aumenti nel corso del 2022, il primo atteso nel mese di marzo.
L’inflazione – spiegano le Minutes – si sta rivelando più elevata e duratura del previsto e potrebbe costringere la banca centrale statunitense ad alzare i tassi di interesse, riducendo velocemente gli stimoli monetari, che non sono considerati più necessari.
“Se il mercato del lavoro continuerà a migliorare con questo ritmo i prerequisiti per un aumento dei tassi d’interesse potrebbero essere raggiunti relativamente presto“, sottolineano i verbali, rivelando che la Fed avvierà subito dopo un processo di riduzione del suo bilancio (balance sheet), ad un ritmo più veloce di quanto preventivato.