(Teleborsa) – “A dicembre dello scorso anno abbiamo deciso di normalizzare politica monetaria e avevamo riconosciuto il rischio che ci sarebbe stata una trasmissione eterogenea della politica monetaria. Il mondo con cui viene messa a terra nei vari paesi non è la stessa. Affinché la nostra politica monetaria sia efficace, occorre però questa omogeneità. Se ci fossero minacce seria alla trasmissione, saremmo pronti a reagire“. Lo ha detto Klaas Knot, presidente della Banca dei Paesi Bassi e membro del Consiglio direttivo della BCE, all’evento Youg Factor a Palazzo Mezzanotte.
“La prima linea di difesa è utilizzare la flessibilità e quindi il reinvestimento nel programma PEPP. Se questo non bastasse, allora ricorreremmo a un altro strumento“, ha aggiunto l’economista olandese, uno dei membri più hawkish del consiglio BCE.
Il Consiglio direttivo della BCE ha deciso oggi, in una riunione di emergenza, di conferire mandato agli uffici tecnici per “accelerare il completamento della progettazione di un nuovo strumento anti-frammentazione”, da sottoporre poi allo stesso board.
“Oggi abbiamo deciso essenzialmente due cose – ha spiegato Knot – La prima è attivare la flessibilità ai sensi dell’attività di reinvestimento; in secondo luogo, abbiamo chiesto a nostri comitati di lavorare in maniera accelerata su concepimento di nuovi strumenti per contrastare la frammentazione in caso il reinvestimento non funzionasse”.