(Teleborsa) – Brilla , che passa di mano con un aumento del 2,93%.
Il gruppo farmaceutico e dei beni di consumo ha alzato il dividendo trimestrale del 6,6% a 1,13 dollari per azione. Ignorato dal mercato il taglio della guidance sull’utile netto dell’esercizio in corso al range 10,15-10,35 dollari per azione contro la forchetta 10,40-10,60 dollari indicata in precedenza.
Il movimento della , nella settimana, segue nel bene e nel male l’andamento del , rendendo il titolo fortemente influenzato dal mercato di riferimento e meno da notizie inerenti alla società stessa.
Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l’andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 185,8 USD. Il supporto più immediato è stimato a 180. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 177,2, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi.