(Teleborsa) – Continua la battaglia a colpi di rialzi delle offerte per la compagnia aerea low-cost statunitense . ha migliorato la propria offerta alzando la reverse break-up fee, ovvero quella commissione che viene pagata se la transazione non va in porto per motivi antitrust. La reverse break-up fee è ora di 350 milioni di dollari (3,20 dollari per azione Spirit); ciò rappresenta un aumento di 150 milioni di dollari, o 1,37 dollari per azione Spirit, rispetto alla commissione che JetBlue aveva precedentemente offerto e 100 milioni di dollari in più rispetto all’importo offerto da Frontier.
ha infatti dichiarato giovedì di aver accettato di pagare una commissione di scioglimento di 250 milioni di dollari, nel tentativo di convincere gli azionisti di Spirit ad approvare la propria offerta (sconsigliata dal proxy advisor Institutional Shareholder Services proprio per la mancanza di una reverse break-up fee).
La nuova offerta di JetBlue prevede anche il pagamento anticipato di 1,50 dollari per azione relativi alla reverse break-up fee, strutturato come un dividendo in contanti per gli azionisti di Spirit subito dopo il voto degli azionisti di Spirit che approva la combinazione tra Spirit e JetBlue.
La proposta migliorata comprende quindi 30 dollari per azione al closing e 1,50 dollari per azione come pagamento anticipato. L’offerta precedente (di natura ostile) di JetBlue era di 30 dollari per azione.