(Teleborsa) – chiude il primo semestre con ricavi consolidati in aumento dell’1,5% a circa 3,4 miliardi di euro, un utile netto adjusted pari a 60 milioni di euro ed un Ebit adjusted pari a 118 milioni di euro. La liquidità netta delle attività Industriali è pari a 625 milioni di euro.
“Come anticipato, il secondo trimestre è stato oggetto di una dura sfida per via dei continui problemi alla catena logistico-produttiva, degli aumenti dei costi di materie prime ed energia e dell’instabilità politica. Eppure ciò non ci ha impedito sia di gestire efficacemente il nostro business sia di rafforzare la nostra rete di partnership – commenta Gerrit Marx, Chief Executive Officer di Iveco -. Abbiamo raggiunto un Adjusted EBIT notevole, pari a 118 milioni di euro, principalmente grazie a una solida performance dell’attività industriale e a una maggiore redditività delle nostre attività di servizi finanziari, con un rapporto tra ordini e
fatturato decisamente positivo, a dimostrazione del fatto che la domanda per i nostri prodotti rimane forte su tutta la linea. Per quanto riguarda le partnership, abbiamo creato stretti legami con Eni su diversi programmi e, di recente, abbiamo annunciato la fornitura di celle a combustibile da parte di HTWO, un marchio Hyundai, per i nostri futuri autobus a idrogeno”.
Nel complesso – conclude Marx – siamo sulla buona strada, fornendo risultati positivi e facendo funzionare la macchina industriale al giusto ritmo: abbiamo costruito la flotta di cui abbiamo bisogno per soddisfare rapidamente i nostri clienti nei prossimi mesi e in tutti i segmenti, con i veicoli e i motori di cui hanno bisogno”.
Outlook 2022
Iveco si aspetta che la catena logistico-produttiva “continui a rappresentare la sfida principale dell’anno, con problemi di costi e di disponibilità di energia, di aumento dei prezzi delle materie e di disponibilità di componenti”. In base all’attuale visibilità, Iveco prevede di raggiungere nel 2022 un Ebit adjusted consolidato tra 400 e 420 milioni di euro, ricavi netti delle attività Industriali in aumento dal 3% al 4% rispetto al 2021. Le spese generali, amministrative e di vendita delle Attività Industriali sono attese inferiori al 6,5% dei ricavi netti e la liquidità netta delle Attività Industriali a circa 1,2 miliardi di euro.