(Teleborsa) – prevede nel prossimo anno una crescita dei ricavi netti delle attività industriali “fino al 5%”, costi che “rimarranno intorno al 6,5% dei ricavi netti delle attività industriali” e una liquidità netta, sempre delle attività industriali, “uguale o superiore” a quella registrata al 31 dicembre 2021 e pari a 1,4 miliardi di euro. Lo ha detto il CEO Gerrit Marx durante la prima conference call sui risultati come nuova società quotata e realtà indipendente da . Il CFO Francesco Tanzi ha sottolineato che i prezzi delle materie prime e i problemi della supply chain potranno influenzare i margini almeno nel primo semestre, ma anche che la società si attende un miglioramento della situazione negli approvvigionamenti nel corso del primo trimestre.
Le prospettive per il 2022 sono comunque “positive, con un portafoglio ordini molto forte“, ha specificato Marx. Per soddisfare gli ordini sono aumentati gli stock di veicoli commerciali e di mezzi medi e pesanti. Considerando solo lo stock dei rivenditori, e in particolare quello europeo che rappresenta l’80% del totale, “l’84% dei prodotti ha già un ordine del cliente finale, mentre per i mezzi medi e pesante la percentuale aumenta al 94% – ha detto – Inoltre, il nostro stock di veicoli usati si trova a livelli molto bassi a causa della nostra attenzione a questo aspetto e di una forte domanda per contrastare la carenza di offerta con nuove unità. Consideriamo questo un buon inizio del 2022″.
Durante la call è stato affrontato il tema della diversificazione geografica. “Come sapete, siamo prevalentemente esposti all’Europa: da lì proviene il 76% della nostra massima attività industriale – ha detto Tanzi – In merito alla crescita dei top line rispetto allo scorso anno delle diverse regioni, è da segnalare l’incremento registrato in Sud America, che ha quasi raddoppiato le vendite. La nostra presenza nella regione è radicata da anni, con una forte riconoscibilità del marchio sia in Brasile che in Argentina, dove Iveco Group è percepito come uno dei principali attori locali”.
Sono stati poi forniti aggiornamenti sulla partnership con l’azienda statunitense Nikola, definita in linea coi tempi. “Il nostro partner per lo sviluppo e la produzione di veicoli pesanti BEV (Battery Electric Vehicle) e FCEV (Fuel Cell Electric Vehicle) è Nikola Motor e ci impegniamo a raggiungere insieme tutti i nostri ambiziosi traguardi in termini di introduzione di tali veicoli in Europa mercato nel prossimo anno 2023 secondo i nostri piani iniziali annunciati nel 2019 – ha spiegato il CEO – Avete sicuramente notato i nostri progressi congiunti nel mettere nelle mani dei clienti gli autocarri articolati pesanti di Classe 8 BEV e FCEV negli ultimi mesi, e il nostro partner commenterà ulteriormente durante la loro call con gli analisti”.