(Teleborsa) – Data per favorita già da diverse settimane, la cordata Msc-Lufthansa sarebbe stata scelta dal ministero del Tesoro per avviare le trattative in esclusiva per la privatizzazione di Ita Airwyas. Con circa 200 milioni di euro in più, fina dalle ore successive alla scadenza del bando, l’offerta avanzata da Msc-Lufthansa era sembrata più interessante in termini economici rispetto a quella del fondo statunitense Certares, alla quale fa capo anche AirFrance-Klm. A fare la differenza sarebbe stata sia la suddivisione azionaria, con il 60% attribuito a Msc e il restare 40% a metà tra Lufthansa e Ministero del Tesoro, sia il piano industriale che accompagna la proposta. Ora resta, tuttavia, il nodo della finalizzazione dell’operazione di cessione.
La valutazione del Tesoro – secondo quanto si apprende – sarebbe stata trasmessa Palazzo Chigi per l’avvio della trattativa, ma, nonostante l’operazione rientri tra gli affari correnti dell’esecutivo, l’insediamento del nuovo Governo pone ancora diversi interrogativi.
“Dal punto di vista giuridico, ma anche politico – afferma Vincenzo De Sensi, docente di Diritto delle crisi d’impresa all’università Luiss di Roma – sarebbe meglio assumere un atteggiamento di prudenza e sospendere la vendita in attesa che il nuovo Governo confermi o meno la vendita. Io sarei per congelare l’operazione anche perché un eventuale patto parasociale dovrebbe stabilire se e quale quota il Mef dovrebbe mantenere. Se la questione è giuridica, è prudente congelare, ancora di più sotto il profilo politico. Da un punto di vista di politica industriale, questo è un ulteriore esempio del fatto che non riusciamo ad avere dei player industriali che ci aiutino a mantenere posizioni in settori strategici”.
Anche i sindacati si mostrano preoccupati per le sorti della compagnia di bandiera alla luce della caduta del Governo Draghi e chiedono garanzie sul Piano industriale del vettore. “È ormai indifferibile che giunga a conclusione il processo di scelta del partner per Ita Airways – hanno dichiarato Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo al termine dell’incontro di lunedì al Mims sul Trasporto aereo – che permetta l’ingresso di nuovi capitali privati che, insieme alla presenza strategica dello Stato italiano possano sviluppare l’azienda sul piano industriale in assenza del quale ci sarebbero effetti gravissimi sul sistema Paese oltre che sulla compagnia di bandiera, sulla società di handling e sul ramo della manutenzione”.
“Non possiamo permetterci di spostare ancora in avanti le scelte su ITA ed ILVA. A settembre avremo già troppi altri problemi” ha commentato su Twitter l’ex deputato di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto.