(Teleborsa) – “Sullo stato di salute delle banche italiane si è espresso il governatore Visco affermando che stanno bene e sono allineate con il resto di Europa. L’unico punto è quello della redditività perché è inferiore rispetto a quella europea. Va aumentata”. È quanto ha affermato il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, a margine della seconda giornata del Festival dell’economia in corso a Trento. Per il presidente di Intesa Sanpaolo, “non ci sono altre problematiche del settore” e “il temuto peggioramento dei crediti alla scadenza delle moratorie non c’è stato”.
Ampliando lo sguardo allo scenario europeo Gros-Pietro ha detto di non ritenere che la Bce si sia mossa in ritardo sui tassi. “Considerato che l’aumento dell’inflazione è stato causato a problemi di offerta, l’aumento dei tassi – ha sottolineato Gros-Pietro – non avrebbe assolutamente risolto questi problemi. Anzi li avrebbe potuti aggravare. L’inflazione che si sta vivendo ha avuto come origine uno shock di offerta causato inizialmente dalla pandemia. I prezzi sono saliti con la carenza di merce. Quello che può accadere dopo è che, una volta risolti i problemi di produzione, si sviluppa una spirale prezzi-salari come è avvenuto negli Stati Uniti. E allora la Banca centrale deve intervenire soprattutto perché si aggiunge la speculazione che ne approfitta”.
Commentando lo scenario economico determinato dalla guerra in Ucraina Gros-Pietro ha detto che le sanzioni alla Russia “effettivamente possono costituire un problema soprattutto nel medio e lungo termine. La guerra, invece, – ha proseguito – spero che sia un problema di breve termine”. Tuttavia – ha concluso il presidente di Intesa Sanpaolo – “l’impatto sul sistema bancario italiano mi sembra non rilevante”.