(Teleborsa) – ha già attuato un ritorno addizionale di capitale agli shareholder pari a 1,7 miliardi di euro attraverso il buyback già finalizzato, e ha comunicato che la decisione riguardante la seconda tranche del buyback (1,7 miliardi di euro) sarà presa entro la data di approvazione dei risultati 2022. “Vogliamo essere sicuri di non essere in una recessione grave prima di decidere per buyback, e la mia aspettativa è che non ci sarà una recessione grave. Abbiamo già attuato una porzione ampia del buyback e voglio solo sicuro. Non perché non avremmo capitale sufficiente, ma credo che questo sia il giusto approccio“.
Lo ha affermato Carlo Messina, amministratore delegato della banca italiana, durante la call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi del 2022, sottolineando quindi che Intesa sarà “in grado all’inizio del 2023 di approvare la seconda tranche del buyback”.
Rispetto a una possibile variazione della tassazione in Italia, ha detto: “Non sono a conoscenza che il governo stia studiando una tassa sulle banche. La decisione su una tassa bancaria spetta al Governo e rispetteremo ogni eventuale decisione in merito. Se però confrontiamo le tasse in Italia, abbiamo già un eccesso rispetto agli altri sistemi bancari. È l’impegno di una banca, come lo intendiamo noi, di supportare la società, e lo stiamo già facendo con una serie di iniziative, come il plafond da 30 miliardi di euro per imprese e famiglie impattate dalla crisi”.