(Teleborsa) – “Difficilmente torneremo a un periodo di bassa inflazione”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, nel corso del panel di chiusura del forum di Sintra sottolineando che “Si sono scatenate forze che cambieranno il paesaggio in cui operiamo”, ha spiegato.
“Nostro compito – ha aggiunto – è di garantire la stabilità dei prezzi, abbiamo un obiettivo di inflazione del 2%, e ora l’inflazione è prevista al 6,8% nel 2022 e al 3,8% nel 2023. E’ sopra il target e dobbiamo fare tutto quello che possiamo per portarla al 2%”.
“In uno scenario di grande incertezza, è appropriato muoversi gradualmente” sul fronte del rialzo dei tassi di interesse, “ma quando la situazione va schiarendosi bisogna superare la gradualità e passare all’opzionalità”, ha proseguito.
“Durante la prossima riunione di luglio prenderemo in considerazione il nuovo strumento anti-frammentazione”, il cosiddetto scudo anti-spread. “La frammentazione è una minaccia insita nella struttura dell’eurozona”, ha spiegato ancora Lagarde.
Al panel di chiusura del forum BCE a Sintra, il Presidente della Fed, Jerome Powell ha assicurato che L’economia Usa “è in grande forma ed è in grado di reggere la stretta monetaria”. Riuscire in un atterraggio morbido (soft landing) per l’economia Usa “è possibile ma sarà abbastanza impegnativo, non ci sono garanzie”. Capitolo crescita: “potrà essere più lenta, dobbiamo metterlo in conto, perchè il nostro obiettivo è fare calare l’inflazione”, ha spiegato Powell, aggiungendo di auspicare che la crescita rimanga in territorio positivo, nonostante il rialzo dei tassi”.
Parlando dell’inasprimento della stretta monetaria, Powell ha affermato: “C’è un rischio che andiamo troppo in là? Sì, ma non è il rischio più grande che invece è non ripristinare la stabilità dei prezzi”.
Un passaggio anche sulle prospettive post pandemia. “Non è chiaro se l’economia tornerà all’equilibrio pre-pandemico”, ha affermato Powell. “La pandemia ha scatenato forze economiche molto diverse”.