(Teleborsa) – Criptovalute, trasformazione digitale ed energetica, politiche migratorie, diritti dei lavoratori ed economia circolare. Sono alcuni dei dossier che attendono il Parlamento europeo nel 2023. Senza dimenticare lo European Youth Event che si terrà il 9 e 10 giugno a Strasburgo durante il quale i giovani europei saranno chiamati a condividere le loro idee per partecipare alla definizione del futuro dell’Europa.
Il Parlamento europeo sarà chiamato già a gennaio a concordare la sua posizione sul quadro giuridico per l’intelligenza artificiale. L’iniziativa mira a introdurre una base normativa e giuridica comune per l’intelligenza artificiale in linea con i valori dell’Ue, con l’attenzione rivolta in modo particolare alle sue applicazioni specifiche e ai possibili rischi derivanti dal suo utilizzo. Febbraio sarà invece il mese in cui è in programma la discussione in merito alle regole sulle criptovalute per proteggere i consumatori e stabilire salvaguardie contro la manipolazione del mercato e la criminalità finanziaria.
Grande attesa anche per la discussione al Parlamento europeo sul Data Act, la norma che stabilisce le regole comuni per regolare la condivisione dei dati quando si utilizzano prodotti connessi o servizi correlati. “L’obiettivo – si legge in una nota del Parlamento – è facilitare il passaggio tra i fornitori di cloud storage e altri servizi di elaborazione dei dati. Metterebbe inoltre in atto misure di salvaguardia contro il trasferimento internazionale illegale di dati da parte di fornitori di servizi cloud”.
Il 2023 sarà anche un anno importate per la definizione degli strumenti in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati dal pacchetto di politiche climatiche Fit for 55: in particolare il Parlamento europeo voterà i nuovi standard di CO2 per auto e furgoni, quelli per la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi, un nuovo quadro per un mercato interno dell’idrogeno e obiettivi più ambiziosi per il sistema di scambio di quote di emissione (Ets). Il Parlamento lavorerà inoltre su obiettivi più ambiziosi per la riduzione del consumo di energia a livello UE.
Sul fronte industriale, per far fronte alla carenza globale di semiconduttori causata dalla pandemia di Covid-19, il Parlamento il prossimo anno sarà chiamato a definire la sua posizione sul Chips Act, che mira a garantire che l’UE disponga delle competenze, degli strumenti e delle tecnologie essenziali per diventare un leader in questo settore. “L’obiettivo – spiega ancora il Parlamento europeo – è aiutare a raggiungere la transizione digitale e verde, nonché contribuire a incrementare la produzione ed evitare l’interruzione della catena di approvvigionamento”.
Nel 2023 i deputati europei saranno chiamati a lavorare sulle proposte del Parlamento europeo in merito al ??nuovo patto sulla migrazione e l’asilo della Commissione europea. Infine, sempre in tema di diritti, a inizio anno i deputati europei discuteranno nuove regole per migliorare le condizioni di lavoro delle persone che lavorano attraverso piattaforme di lavoro digitali nell’UE. La proposta comprende la garanzia di uno status legale di occupazione che corrisponda alle effettive modalità di lavoro, la promozione e il miglioramento della trasparenza, nonché l’equità e la responsabilità del lavoro tramite piattaforma.
(Foto: © European Union 2019 – Source : EP)