(Teleborsa) – La partita per scegliere il prossimo Presidente della Repubblica italiano non è di facile previsione, e proprio per questo i BTP italiani potrebbero essere sotto pressione. Lo sostiene , affermando che storicamente i periodi di stress politico possono vedere una sotto-performance di 15-20 punti base dello spread italiano e che quindi il differenziale di rendimento tra il titolo di stato con scadenza a dieci anni italiano e l’omologo tedesco può portarsi a quota 150 punti base. Oggi lo spread è a 135 punti base, in calo rispetto ai 139 raggiunti nella giornata di venerdì.
“Prevediamo che diversi venti contrari nel primo trimestre creeranno un ambiente difficile per gli spread sovrani – si legge in una nota della banca statunitense – dato il ridotto supporto del QE e l’aumento delle emissioni, riteniamo che l’ampliamento dello spread BTP-bund osservato nell’ultima settimana possa estendersi”. “Oltre a dinamiche di offerta meno favorevoli, è probabile che il rischio politico per i BTP aumenterà fino al primo turno delle elezioni presidenziali italiane del 24 gennaio“, viene aggiunto.
Se Mario Draghi dovesse trasferirsi da Palazzo Chigi al Quirinale ci sarebbe probabilmente “una perdita di continuità politica e un potenziale ritardo nell’attuazione degli investimenti del Recovery Fund” e quindi un’espansione della pressione sugli spread BTP-bund per riflettere questi rischi.