(Teleborsa) – La progressiva chiusura degli sportelli bancari “riguarda tutto il territorio europeo e ha diverse cause, tra le quali le mutate strategie industriali e di contenimento dei costi degli intermediari e la digitalizzazione del mercato bancario e finanziario. È ancora oggetto di dibattito se la chiusura degli sportelli abbia un impatto negativo significativo sull’offerta di servizi finanziari come il credito posto che, in un mercato competitivo e largamente digitalizzato, questa domanda può essere soddisfatta anche da intermediari non bancari o tramite il ricorso a canali elettronici”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al question time alla Camera dei Deputati.
“Tuttavia, il ministero dell’Economia, con la Banca d’Italia e altre amministrazioni competenti, sta valutando possibili proposte per limitare, nel rispetto delle scelte imprenditoriali degli intermediari e dei vincoli della regolamentazione europea, gli effetti negativi del fenomeno e per preservare la possibilità dei clienti più vulnerabili di accedere al contante e altri servizi bancari e finanziari essenziali”, ha aggiunto.
È stato sottolineato che “sono allo studio interventi che prevedono facilitazioni al prelievo di contante tramite il convenzionamento con esercizi commerciali diffusi sul territorio”.
Giorgetti ha anche affermato che il suo ministero, assieme alle altre amministrazioni competenti, “sta valutando – nel rispetto del quadro regolatorio europeo – le opzioni di intervento più efficaci al fine di garantire che la decisione degli intermediari di non aprire o di terminare le relazioni contrattuali con uno o più clienti sia basata su una valutazione concreta e attuale dei rischi di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo“.
“Per quanto concerne la questione relativa alla possibilità di introdurre un obbligo di apertura del conto corrente per coloro che abbiano ricevuto un avviso di garanzia e per chi è stato segnalato ai sistemi di informazione creditizia, si evidenzia che l’ordinamento europeo e quello nazionale già prevedono il diritto dei consumatori di avere accesso al cosiddetto “conto di base”, ovvero di un conto di pagamento a basso costo tramite cui è possibile effettuare alcuni servizi bancari e finanziari essenziali”, ha aggiunto.