(Teleborsa) – La Bundesbank, la banca centrale della Germania, vede segnali crescenti che l’economia tedesca sta scivolando in una recessione e stima che il PIL diminuirà leggermente nel trimestre in corso e si ridurrà significativamente nei mesi invernali. Gli economisti citano la situazione estremamente tesa nell’approvvigionamento energetico a seguito della guerra russa contro l’Ucraina come motivo principale di ciò. “L’elevata inflazione e l’incertezza sulla fornitura di energia e sui suoi costi non riguardano solo l’industria ad alta intensità di gas ed elettricità e le sue attività di esportazione e investimenti, ma anche i consumi privati ??e i fornitori di servizi da essa dipendenti”, si legge nel rapporto mensile della Bundesbank.
Situazione tesa nella fornitura di gas
Secondo la banca centrale, un razionamento del gas potrebbe quasi essere evitato grazie alle maggiori consegne da altri paesi e ai progressi compiuti nel risparmio e nello stoccaggio del gas. “Tuttavia, ciò richiede un’ulteriore e significativa riduzione dei consumi di gas, soprattutto nelle famiglie private”, viene sottolineato.
Produzione industriale in calo
Gli esperti scrivono che gli alti costi energetici pesano sui settori energivori. “La produzione nell’industria chimica è fortemente diminuita. Anche la produzione di beni di consumo è diminuita in modo significativo, con i produttori di mobili e l’industria farmaceutica particolarmente colpiti – viene evidenziato – L’assunzione di ordini industriali ha continuato a diminuire a luglio a causa del calo della domanda interna”. La produzione edile è ancora robusta, ma ci sono segnali di un deterioramento del settore.
L’inflazione sale di nuovo
Con la scadenza del biglietto da nove euro per i trasporti in tutto il paese e dello sconto benzina, il 1° settembre 2022, ci sono stati dei balzi di prezzo per benzina e gasolio. “Ciò comporterebbe un nuovo aumento dei prezzi dell’energia e dei servizi nel mese in corso e un corrispondente aumento del tasso di inflazione”, scrivono gli economisti.
“Le misure annunciate del terzo pacchetto di aiuti, come la tassa sul gas o il freno ai prezzi dell’elettricità, si rifletteranno probabilmente solo sui prezzi al consumo all’inizio del prossimo anno – viene aggiunto – La conclusione è che il tasso di inflazione dovrebbe salire a due cifre nei prossimi mesi“.