(Teleborsa) – , gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel settore delle calzature classiche e casual, ha chiuso il primo trimestre del 2022 con ricavi consolidati pari a 184,4 milioni di euro, in aumento del 24,3% rispetto all’esercizio precedente (+24,2% a cambi costanti) grazie al buon andamento di tutti i canali distributivi, favoriti anche dalla progressiva riapertura della rete distributiva a partire dalla seconda metà del 2021 e dal progressivo rilascio delle iniziative intraprese con il Piano Strategico 2022-2024. Ad oggi le vendite comparabili dei negozi diretti (fisici e online) sono in crescita del +60% sul 2021 (-3% vs 2019).
Il gruppo di Montebelluna ha fornito un aggiornamento sulla sua presenza nei paesi toccati dalla guerra. Geox ha riportato nel 2021 in questa area un fatturato di circa 56 milioni di euro (51 milioni in Russia e 5 in Ucraina). In entrambi i Paesi il business è sviluppato principalmente tramite terzi, wholesale e franchising (al 100% in Ucraina e al 70% in Russia). “Alla luce di questi gravi accadimenti il gruppo ha sospeso ogni nuovo investimento diretto in Russia, sta ritirando il management europeo, ha ridotto gli ordini da terzi ove possibile e sta gestendo la situazione nel breve periodo in modo da essere pronto a mitigare gli impatti di ogni decisione futura relativa alla propria presenza in Russia”, viene evidenziato.
Per quanto riguarda l’outlook, il management conferma le linee guide annunciate in termini di top line e si attende di riportare una crescita a doppia cifra per i ricavi annuali, previsti sopra i 700 milioni di euro. “Tale cifra rimarrebbe raggiungibile, seppur diventando sfidante, anche nel caso in cui non si trovasse, a breve, una soluzione alla crisi Russia-Ucraina con i conseguenti forti impatti che deriverebbero al business in quelle aree”, viene evidenziato. In termini di marginalità lorda, il persistere delle criticità sulla catena di approvigionamento porta ad avere una maggiore prudenza sulla sua evoluzione annuale.