(Teleborsa) – Il CdA di consiglia che il nuovo board non superi il numero di 15 consiglieri “con una equilibrata combinazione di profili personali e professionali, competenze, esperienze, età anagrafica e profili di diversità”.
Sulla composizione in particolare viene raccomandato di garantire una componente “chiaramente maggioritaria” di indipendenti. E’ quanto emerge dal parere di orientamento agli azionisti dell’attuale CdA su dimensione e composizione del board per il triennio 2022-24 in vista dell’assemblea di aprile per il suo rinnovo.
“Nel processo di autovalutazione svolta al termine del triennio di mandato – si legge nella nota – è emerso l’orientamento della più ampia maggioranza dei consiglieri di confermare l’attuale numero di componenti (13), al fine tutta via di tenere conto della necessità di rafforzare la già consolidata presenza in consiglio con ulteriori competenze manageriali e tecniche si ritiene che il numero possa essere incrementato senza che sia superiore a 15 componenti”.
Il futuro presidente, che si ricorda non svolge alcuna funzione gestionale, dovrà avere “autorevolezza ed esperienza in consiglio di amministrazione di società quotate e complesse, approfondita conoscenza specifica in materia di corporate governance in contesti comparabili per dimensione e complessità; consolidata reputazione sul mercato italiano ed internazionale; conoscenza dei business in cui opera il gruppo Generali; leadership ed equilibrio per garantire il buon funzionamento del consiglio, favorendo la dialettica interna, facendo leva sulla capacità di ascolto, di mediazione, di sintesi e comunicazione e sull’indipendenza di pensiero che lo accrediti nel consiglio un ruolo super partes”.
Le indicazioni riguardo alla figura dell’amministratore delegato parlano, tra le altre cose, di “consolidata competenza professionale nei settori di attività in cui il gruppo Generali opera maturata, preferibilmente, come amministratore delegato presto gruppi internazionali comparabili a Generali per dimensione, presenza geografica e complessità” e di “leadership riconosciuta nella gestione dell’organizzazione interna di gruppi comprabili e sul mercato italiano e internazionale”.
Le valutazioni del consiglio – si legge – sono state condivise dal collegio sindacale. Questo parere verrà pubblicato con oltre 65 giorni di anticipo rispetto alla data dell’assemblea in prima convocazione (27 aprile) “affinché, nella scelta dei candidati, gli azionisti possano tener conto, con adeguato anticipo rispetto alla data ultima di deposito delle liste (2 aprile), delle valutazioni svolte dal Consiglio e delle sue raccomandazioni”.
La lista dei candidati che sarà presentata dal consiglio, preparata in conformità’ a questo Parere, sarà pubblicata con anticipo rispetto al termine statutario massimo del 28 marzo.
“Resta ferma la facoltà degli azionisti di esprimere valutazioni differenti da quelle dianzi esposte sulla dimensione e la composizione ottimale del consiglio, fermo che sarà opportuno, nell’interesse di tutti gli altri azionisti, che eventuali differenze rispetto all’analisi svolta da quest’ultimo siano chiarite e motivate”.