(Teleborsa) – L’UE sta lavorando per conquistare l’indipendenza nel mercato del gas o perlomeno la non dipendenza dalla Russia. E’ quanto affermato oggi dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a proposito della questione energetica scaturita dalla crisi Russia-Ucraina e dalle tensioni che intercorrono fra gli USA-Nato e Mosca.
“La Russia ha strumentalizzato l’energia nei mesi e negli anni scorsi e noi siamo davvero determinati a non essere più dipendenti dal gas russo”, ha affermato von der Leyen al termine del bilaterale con il premier norvegese Jonas Gahr Store.
“La pressione esercitata da Mosca sul gas non è stata solo sull’Ucraina ma anche sull’Ue”, ha sottolineato la Presidente, ricordando che l’Europa ha sempre “potuto contare” sul fatto che la Norvegia “possa fornire il gas necessario”. “Questo è un investimento strategico per la nostra indipendenza”, ha sottolineato la numero uno della Commissione europea, che sta appunto cercando di diversificare le fonti di approvvigionamento di gas.
Von der Leyen ha quindi definito la Norvegia “un fornitore affidabile di gas”. “Faremo la nostra parte”, ha assicurato il premier norvegese Gahr Store, aggiungendo che Oslo “condivide” il percorso Fit for 55 e le misure per la riduzione delle emissioni avviato dall’UE.
La Presidente ha poi ribadito che “da un lato il gas è importante ma dall’altro abbiamo bisogno di diversificare le fonti” e che la strada è “ridurre la nostra dipendenza dal gas e andare verso le rinnovabili“. “Con l’Europa noi abbiamo economie integrate”, ha replicato il premier norvegese, aggiungendo che il focus è sulla “cooperazione” che non concerne solo le forniture di gas ma si estende anche a idrogeno, batterie di ultima generazione, onde oceaniche. “Possiamo tagliare le emissioni e creare lavoro”, ha aggiunto Gahr Store.
Le quotazioni del gas sul mercato olandese sono lievitate sino a 83,60 euro, in rialzo del 4,78%, dopo che la Russia ha deciso di annettere le due province separatiste del Donbass e l’UE e gli USA hanno deciso di far scattare durissime sanzioni. Una escalation non prevista ma prevedibile della crisi con l’Ucraina.
Fra le misure annunciate anche lo stop al progetto del gasdotto Nordstream 2 da parte del governo tedesco. Un progetto che la Russia ha a cuore così come la Germania, ma che era stato giudicato “non nell’interesse dell’UE” dalla Commissione europea a guida Juncker. Lo ha precisato oggi la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, la quale esclude che il blocco possa aver avuto un impatto sul prezzo del gas.
Nordstream 2 – ha spiegato – “non è operativo, non ci sta gas nella linea” e quindi “fermare il processo di approvazione non può avere effetti sui prezzi del gas”. “Altri fattori possono avere un impatto”, ha detto Vestager che dice di “appoggiare la decisione del governo di sospendere, alla luce delle attuali circostanze, il processo di autorizzazione del gasdotto”.