(Teleborsa) – “Al momento la situazione è sotto controllo, il danno è limitato”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, intervenendo al Forum P.A., in scia alla riduzione delle forniture di gas dalla Russia che “impatta non tanto sulla nostra attività quotidiana quanto sugli stoccaggi” necessari ad affrontare l’inverno.
Bisogna essere rapidi ma non precipitosi. Sono 24 ore che la Russia ha annunciato una diminuzione delle sue forniture. I motivi possono essere diversi: possono essere esterni, tecnici o di altro genere. Adesso vediamo nei prossimi giorni se questo si stabilizza come diminuzione o se è solo un episodio e in base a questo si prenderanno le decisioni opportune”.
Il Ministro ha poi spiegato che si sta monitorando “costantemente con gli operatori, giorno e notte, i flussi”. E “se dovesse trattarsi di una cosa contingente, di uno o due giorni, rientra ma se dovesse diventare, nei prossimi giorni, una diminuzione stabile, per meta’ della settimana prossima abbiamo tutti gli operatori pronti ad intervenire, abbiamo il nostro piano di contingenza anche con eventuali operazioni di risparmio. Stiamo valutando tutto quanto”.
“Oggi abbiamo gli stoccaggi, comprese le riserve, intorno al 54% e dobbiamo arrivare al 90%” entro fine anno. Ma “ci sono in corso delle operazioni per accelerare”, ha proseguito il ministro. “Al momento, al di là di monitorare, non c’è molto da fare”, ha concluso.
“Abbiamo tutte le contromisure pronte ma la prima cosa è vedere se questa situazione si stabilizza o no. Quindi, vediamo cosa succede nei prossimi tre giorni, nel weekend, e a inizio settimana prossima decideremo”, ha concluso Cingolani.
Ieri, Gazprom, controllato dal govern russo, aveva comunicato a Eni la riduzione del flusso di gas verso l’Italia del 15% per l’intera giornata. Sempre ieri, il colosso petrolifero russo aveva detto che la capacità della stazione di compressione terrestre Nord Stream 1 è scesa a 67 milioni di metri cubi al giorno, un livello ben inferiore ai 167 milioni di metri cubi che vengono di solito trasportati nello strategico gasdotto, che va dalla Russia alla Germania attraversando il Mar Baltico.