(Teleborsa) – Non ha prodotto i risultati sperati la riunione dei ministri degli Esteri del G20 in Indonesia. “Non vi è stata unità, non si è trovata una posizione comune sulla guerra in Ucraina e su come affrontare le conseguenze del conflitto a livello mondiale”, scrive l’Associated Press.
“Durante i colloqui – aggiunge l’agenzia di stampa Usa – i 20 ministri degli Esteri hanno ascoltato un’accorata richiesta di unità e la fine della guerra in Ucraina da parte del padrone di casa indonesiano. Tuttavia, il consenso è rimasto sfuggente nell’ambito di una intensificazione delle divisioni Est-Ovest, guidate da Cina e Russia da una parte e Stati Uniti ed Europa dall’altra. Non sono state scattate foto di gruppo nè è stato diffuso un comunicato finale come e’ stato fatto negli anni precedenti e il gelo è stato evidente soprattutto tra la Russia e i partecipanti occidentali.
Prova concreta del clima tesissimo è il fatto che il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha lasciato in anticipo la riunione dopo aver ribadito ai suoi omologhi che l’invasione russa dell’Ucraina non è responsabile di una crisi globale alimentare e che le sanzioni progettate per isolare la Russia equivalevano a una dichiarazione di guerra. Se l’Occidente non vuole che si svolgano colloqui, ma desidera che l’Ucraina sconfigga la Russia sul campo di battaglia, poiché sono state espresse entrambe le opinioni, allora, forse, non c’è nulla di cui parlare con l’Occidente”, ha detto il capo della diplomazia russa.
Il ministero russo, a margine della riunione, ha riferito che “molti partner hanno dato un chiaro segnale che è inaccettabile isolare la Russia e che le sanzioni unilaterali hanno conseguenze negative”.
L’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha affermato che il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, “non stava ascoltando gli altri” durante la riunione ministeriale del G20 a Bali e che questo comportamento è stato “poco rispettoso”. “Questo non è il modo più costruttivo per partecipare a una riunione del G20”, ha aggiunto il capo della diplomazia Ue commentando la decisione di Lavrov di abbandonare la sala dove si teneva la riunione. Il ministro degli Esteri russo, si è rammaricato Borrell, non era presente per gran parte della sessione pomeridiana e ha lasciato la stanza dopo aver pronunciato le sue osservazioni.